Dal Comitato FuoriPista riceviamo e pubblichiamo:
“E’ in dirittura d’arrivo la sentenza del Consiglio di Stato sulla Zona 1 della Riserva Naturale del litorale che impedisce la costruzione della Quarta Pista e l’ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino. Il prossimo 26 luglio, infatti, verrà finalmente riunita in adunanza la II Sezione del Consiglio di Stato per emettere parere sul Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica presentato nel 2014 dall’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC). Nel 2013, su proposta dei Comuni di Fiumicino e della Regione Lazio, in accordo con il Ministero dell’Ambiente con D.M. 311/2013 veniva ampliato il vincolo di maggior tutela (zona 1 – di massima salvaguardia) di una parte della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano. Contro questo decreto, l’ENAC nel 2014 ha presentato Ricorso presso Il Presidente della Repubblica, mentre la società privata ADR – con una perfetta consonanza tra controllore e controllato! – presentava analogo ricorso presso il TAR del Lazio.
Nel Ricorso, l’Enac sosteneva che la nuova Zona 1 impedisce la realizzazione dell’ampliamento dell’Aeroporto di Fiumicino a nord, ma si dimenticava di dire che la nuova Quarta Pista avrebbe impattato comunque nella porzione di Zona 1 già preesistente prima del 2013, senza contare che peraltro praticamente tutto il Raddoppio dell’Aeroporto verrebbe costruito dentro la Riserva, dove non sono certo ammesse opere come la costruzione di piste (con lo sbancamento di 5 milioni di metri cubi) e nuove aerostazioni!
Il Ministero dell’Ambiente al quale il Consiglio di Stato si è affidato per un parere tecnico ha sottolineato già nel 2014 “l’incompatibilità delle strutture aeroportuali progettate con la Riserva”. Non più tardi dello scorso 29 maggio, la Commissione di Riserva nel suo parere al Masterplan 2030, presentato da Enac per la Valutazione di Impatto Ambientale, ha ribadito con nettezza il suo no al progetto ENAC/AdR.
A non credere alla compatibilità tra infrastruttura aeroportuale e Riserva è del resto Enac stesso che, nel Masterplan 2030, propone infatti di aggirare l’ostacolo – attraverso un percorso ‘creativo’ di sua ideazione – eliminando del tutto la Riserva dall’area dove si vogliono costruire le nuove infrastrutture e offrendo “in compensazione” un’area che peraltro già fa parte della Riserva (non si capisce quindi dove sarebbe la compensazione) e che si trova all’interno del perimetro aeroportuale.
Ad attendere la sentenza della II Sezione del Consiglio di Stato – oltre alla popolazione di Fiumicino e a numerose realtà ambientaliste – c’è anche l’Associazione FuoriPISTA insieme a oltre un centinaio di cittadini che si sono inseriti nel procedimento in corso presentando una Memoria ad adiuvandum a sostegno delle posizioni del Ministero dell’Ambiente e contro il Ricorso dell’ENAC. Siamo fiduciosi in una decisione dei giudici rispettosa dei vincoli posti dalla Riserva a valorizzazione di questo territorio e a protezione da mire speculative e conflitti d’interesse di progetti come quello del Raddoppio dell’Aeroporto: un’opera peraltro del tutto inutile come ampiamente dimostrato dal Progetto alternativo elaborato dal Comitato FuoriPISTA che garantisce efficienza e capacità di traffico senza consumo di suolo”.
Comitato FuoriPISTA e Associazione FuoriPISTA