È la rievocazione di un’impresa epica diventata possibile grazie all’aurea del Giubileo, l’anno della riconciliazione, capace di rendere possibile qualunque esperienza spirituale. Si chiama il “Cammino di Hasekura”, un percorso di cento chilometri, gli stessi fatti nel 1615 dall’ambasciatore giapponese ricevuto allora da papa Paolo V, che sta per diventare realtà. Il Vaticano ha già dato il suo assenso, così come la Diocesi e i Comuni del litorale che dovrà attraversare, da Civitavecchia fino a Roma e la Regione Lazio.
L’idea è partita dall’associazione culturale “Variante Cimina della via Francigena” che ha presentato il progetto del “Cammino di Hasekura e dei Martiri Giapponesi”. Un percorso particolare, tra terra, mare e città, un’esperienza mistica che “riflette nel profondo le diverse e bellezze uniche che si incontrano lungo il cammino”.
La rievocazione di un’impresa speciale, compiuta da un giovane ambasciatore giapponese sbarcato nel 1615 a Civitavecchia e poi ricevuto da Papa Paolo V. Un racconto di un’avventura post medioevale fatta di “frati viaggiatori, di popoli convertiti e di martiri trucidati, ma anche di palazzi del potere, di lettere d’oro e di samurai”.
Partendo proprio da Civitavecchia, dalla statua dedicata ad Hasekura Tsunenaga e dalla Chiesa dei Martiri Giapponesi, il percorso scende verso il Castello di Santa Severa, dove il samurai soggiornò per una notte, proseguendo per Palidoro dove fece una sosta e riprendendo il cammino nelle campagne di Maccarese verso il mare di Fregene e Fiumicino fino alle sponde del Tevere e da lì in Vaticano e al Quirinale.
Queste sono le sette tappe previste: Civitavecchia – Santa Severa 20,4 km, Santa Severa – Cerveteri 14,7, Cerveteri – Ladispoli 16,3, Fregene – Parco Leonardo 22, Parco Leonardo – Eur 17,4, Eur – Quirinale 14,4.
Gli obiettivi principali includono il rafforzamento dei legami storici e culturali tra Italia e Giappone e la promozione del turismo culturale e spirituale. “Onorare la memoria di Hasekura e dei Martiri giapponesi, educando il pubblico sulla loro storia e sulle relazioni tra i due Paesi – spiega l’associazione Variante Cimina della via Francigena – favorendo lo scambio interculturale e la comprensione reciproca tra italiani e giapponesi”.
Il progetto sarà finanziato dalla Regione Lazio e coinvolge le Amministrazioni comunali per l’organizzazione del percorso, anche se al momento manca l’adesione dei Comuni di Cerveteri e Ladispoli. Per quanto riguarda il Comune di Fiumicino ci sono stati già diversi incontri tra gli organizzatori, Giovanna Onorati, assessore comunale ai Lavori Pubblici, e Federica Poggio assessore alla Cultura e al Turismo.
“Stiamo preparando la delibera – spiega Giovanna Onorati – ci fa molto piacere partecipare a un progetto di questo tipo che unisce tanti territori vicini, in particolare in vista del Giubileo. C’è stata già la benedizione della Diocesi, ci sono da superare una serie di ostacoli perché lungo il percorso passano fiumi e canali e servirà, all’interno dei nostri confini, anche la collaborazione del Consorzio di Bonifica Litorale Nord, della Maccarese e di altri enti. Ma siamo molto fiduciosi”.
Il percorso si dipana quasi tutto lungo il litorale, l’unica parte interna è quella dopo Santa Severa quando devia verso Cerveteri e la sua campagna, per poi tornare all’altezza di Ladispoli di nuovo sulla riva del Tirreno. Per ogni tappa vengono indicati anche i possibili alloggi disponibili, così come i luoghi di interesse turistico da visitare. Non pochi lungo questo straordinario tratto di litorale.