Autovelox killer
Un autovelox killer. A Maccarese, ma anche a Fregene, a Passoscuro e a Fiumicino, in questi giorni stanno arrivando una valanga di multe seriali alle famiglie che hanno percorso via Tre Denari. Una strada di campagna parallela alla ferrovia che dalla stazione di Maccarese arriva fino a Torre in Pietra.
Riattivato dal 10 aprile
Dove l’autovelox disattivato da anni è stato all’improvviso sostituito senza che nessuno ne sapesse niente. E siccome si tratta di uno stradone molto lungo e largo è facile superare il limite di 50 chilometri orari, specie nei lunghi tratti dove non ci sono abitazioni. Così dal giorno in cui il velox ha ripreso a scattare, il 10 aprile, è stata una strage silenziosa esplosa solo ora con l’arrivo delle prime notifiche.
Sanzioni sopra i 200 euro
“A noi il postino ne ha consegnate dieci tutte insieme e per un periodo di una sola settimana – racconta Simone che ha un’attività commerciale – tre sono le mie, cinque di mia madre, due a mia sorella e non sono ancora arrivate quella di mia moglie. Alcune con multe sopra i 200 euro, se continua così dovremmo vendere l’attività, non siamo in grado di pagare”.
Anche 15 multe a famiglia
Un caso perché le multe sono centinaia, forse migliaia, i postini raccontano di averne consegnate anche a pacchi di quindici alla stessa persona e si riferiscono nella maggior parte dei casi a infrazioni commesse solo ad aprile. Quando arriverà maggio e giugno c’è davvero il rischio del tracollo. Anche se l’eventuale mancata comunicazione della riattivazione potrebbe non essere motivo sufficiente di impugnazione, di certo va contro il principio di deterrenza, serve a fare cassa ma dissangua le famiglie.
Il sindaco chiede verifica legittimità
Anche la nuova amministrazione comunale sta cercando di capire come fermare la valanga per annullare i verbali. Dopo le segnalazioni dei cittadini e le richieste del presidente del consiglio comunale Roberto Severini sulla segnaletica, il sindaco ha chiesto una verifica: “Ho dato mandato agli uffici – spiega Mario Baccini – di avviare un controllo per verificare la legittimità delle azioni intraprese”.
Mozione di Fabio Zorzi
Anche il consigliere comunale Fabio Zorzi ha presentato una mozione in cui chiede alla Giunta di farsi promotrice di iniziative presso la Polizia locale per “avviare il rimborso dei verbali pagati e chiedere l’annullamento di quelli ancora da notificare. E di chiedere inoltrealla ditta manutentrice di sospendere il funzionamento finché non verrà ripristinata una idonea segnaletica stradale per l’efficacia normativa del dissuasore di velocità”.
Il cartello oscurato
Un’altra obiezione che potrebbe aiutare è l’oscuramento di un cartello che segnala la presenza di quell’autovelox, in questi casi la legge è chiara “Il cartello con la scritta controllo elettronico velocità o similare è obbligatorio, senza di esso, la multa è nulla”, confermano allo studio legale di Massimiliano Gabrielli, esperto di ricorsi collettivi. Bisogna capire da quanto tempo quel cartello è stato imbrattato di vernice.
La class action
“Abbiamo verificato la sede stradale accertando che contrasta con la normativa che autorizza l’installazione dei rilevatori per mancanza di banchina – spiega Gabrielli – Inoltre l’esame dei verbali rivela la presenza di macroscopici vizi formali che rendono illegittime e nulle le multe. In questo senso stiamo raccogliendo moltissime adesioni per lanciare una sorta di class action e ottenere l’annullamento in autotutela o quantomeno il cumulo delle sanzioni in una unica multa per automezzo».
L’incubo del postino
Il caso è aperto, per le famiglie l’incubo notturno ora è l’arrivo del postino.