Con grande dignità i coniugi Caldino Busolo e Mirella Camillo, dimessi
dall’ospedale ”GB.Grassi” con una prognosi rispettivamente di 10 e 7 giorni, e
il medico Vincenzo Maiuolo, anche lui rimasto senza un tetto, non hanno accolto
la disponibilità dell’amministrazione comunale che aveva disposto di
fronteggiare l’emergenza alloggiativa attraverso le camere di un albergo di
Fregene. La coppia di pensionati che viveva al civico 865 di viale di Porto è
stata ospitata dai parenti mentre il sanitario cinquantunenne si è trasferito
dai vicini.
Sul piano sanitario restano stazionarie le condizioni di salute di Nicola
Nicolini, marito di Patrizia Petricig, la donna rimasta vittima dell’esplosione.
L’uomo è ricoverato al San Camillo con traumi diffusi al torace e alle gambe.
Presenta inoltre ustioni di secondo grado alle braccia. la prognosi resta
riservata ma non ci sarebbero rischi per la vita. La figlia dodicenne, rimasta
illesa, è stata presa in affidamento dalla famiglia della zia.
«Abbiamo disposto un contributo economico da erogare ai superstiti segnala a
nome dell’amministrazione il sindaco di Fiumicino, Mario Canapini Si tratta di
una somma di mille euro per ciascuno degli interessati per far fronte
all’emergenza provocata dalla mancanza di abiti, di effetti personali e di
generi di conforto in generale. Purtroppo i fabbricati coinvolti nello scoppio
non sono agibili nè recuperabili e si dovrà provvedere alla demolizione.
Probabilmente se ne farà carico dell’amministrazione. Stiamo valutando anche
l’organizzazione delle esequie della signora Petricig».
Su disposizione del sostituto procuratore Edmondo De Gregori è stata disposta
l’autopsia della vittima. L’esame si svolgerà presso l’ospedale di
Civitavecchia.
Giulio Mancini da Il Messaggero 24 febbraio