Sono arrivati da tutto il litorale romano, Fregene, Maccarese, Focene, Ostia, Ladispoli, Santa Marinella. Più un gruppetto dei migliori rappresentanti di Marina di Ravenna e della Riviera Romagnola. Tutti si sono dati appuntamento il 10 agosto all’Albos Club di Fregene per la nona edizione del “Palio della Voga”, la gara tra i bagnini più qualificati su quello che è da sempre lo strumento di salvataggio per eccellenza della categoria: il pattino. Perché è facile dire che tizio è più bravo di caio, ma quando dalle parole si passa ai fatti è tutta un’altra musica. E qui lo spartito non lascia spazio alle interpretazioni, vince chi è più bravo, chi ha più forza e soprattutto tecnica.
Tanto pubblico ad assistere allea gare, sotto il controllo della Capitaneria di Porto con propri natanti in mare e con uomini a terra guidati dal comandante dell’Ufficio Locale Marittimo di Fregene Alfonso Formisano. La gara prevedeva delle batterie da due persone in parallelo, si partiva dalla riva, mani pronte sulle maniglie alla base degli scafi, al fischio pattino lanciato in mare, balzo sulla piattaforma, o tra il seggiolino e il fasciame, e poi via a remare verso il largo fino a un gavitello posto a 150 metri dalla battigia. Andata e ritorno, meno di 4 minuti da gestire al meglio, tanti quando devi spingere i remi e contemporaneamente trovare il ritmo giusto.
Serve forza nelle braccia, spinta dalle gambe, una remata fluida ma anche la conoscenza del mare perché onde e vento, quando si scontrano contro scafi di legno, possono fare molta differenza tra andata e ritorno. C’era chi partiva a tutta e poi si perdeva rimanendo senza fiato, chi invece cercava il ritmo giusto e arrivava prima. Scivolare invece di strappare, facile a dirsi, difficile a farsi quando le braccia diventano dure e i remi sembrano di ferro invece che di legno.
Nessuno ha battuto il tempo record di 2 minuti e 31 secondi fatto segnare dal nostro Elia Spanò, recordman di Fregene della competizione, da lui vinta per 6 volte, con un secondo e un terzo posto, nell’ultima edizione del 2018 sconfitto dai temibili rivali di Marina di Ravenna. I quattro migliori tempi delle batteria andavano direttamente in finale, un poker d’assi per la sfida finale. Alla fine ha vinto Nicola Contro primo posto con 2’35’’, secondo Elia Spanò 2’40’’, terzo Gabriele Tosi 2’41’’, primo e terzo posto per i nostri cugini di Ravenna con Elia a tenere alto il nome della Salvamento Fregene. Nel femminile prima classificata Rachele Mastrodonato in 3’22’’, seconda Lucrezia Leoni 3’49’’ e terza Alessia Leoni in 5’02’’.
Prima della partenza l’uscita in mare del bagnino più anziano di Fregene, Salvatore Tomeo di 77 anni e di quello “in pectore” più giovane Adriano Putino di 10 anni. Organizzato dalla Società Nazionale di Salvamento Fregene, un punto di riferimento del litorale per la formazione degli assistenti bagnanti, il Palio non è solo una gara muscolare ma anche una forma di valorizzazione della professione, della cultura del mare e del soccorso, in particolare per i bambini. Non a caso prima della gara è stato presentato il progetto “Papà ti salvo io”.
“Una serie di percorsi a carattere educativo rivolti a tutta la collettività e in particolare ai bambini – spiega Domenico Putino, direttore della Salvamento Fregene – insegniamo le regole base della sicurezza, il significato delle bandiere, dove fare il bagno, a non farlo dopo una lunga esposizione al sole o dopo aver mangiato, rispettare l’ambiente, non superare le boe. Alla fine abbiamo rilasciato ai ragazzi una sorta di mini brevetto Baywatch di addestramento insieme ai nostri partner la Water Academy, la Guardia Costiera e l’Amministrazione comunale. Dopo due anni di stop per la pandemia siamo tornati a fare questo evento per incontrarci tutti e crescere insieme. Per l’anno prossimo abbiamo un progetto ambizioso, coinvolgere anche la Salvamento Liguria con selezioni locali e poi ospitare i migliori atleti a Fregene per un Palio sempre più grande e importante”.