Lettera inviata al sindaco del comune di Roma, al sindaco del comune di Fiumicino, all’assessore comunale all’Ambiente e all’AMA
Oggetto: Impianto AMA Via dell’Olmazzeto – Via Tre Denari, Maccarese – Fiumicino
Egregi Signori, siamo un gruppo di cittadini residenti a Fiumicino, per l’esattezza in zona Maccarese, che da anni sopportano il continuo viavai di mezzi AMA diretti all’impianto di viale dell’ Olmazzeto, con tutto ciò che ne consegue: la puzza, il percolato, le vibrazioni sui muri e sui vetri di casa, le buche, i danni alle tubatura dell’acqua potabile, i rumori, l’inquinamento derivante dalle emissioni dei mezzi stessi. Nei giorni scorsi, dopo mesi di assoluto silenzio, sono apparse sugli organi di stampa alcune dichiarazioni relative all’impianto in oggetto rilasciate da rappresentanti delle amministrazioni capitolina e locale che, nei fatti e purtroppo, non ci sembra vadano nella direzione della soluzione dei numerosi e gravi problemi che la trasferenza dei rifiuti romani determina nel territorio in cui viviamo.
Per anni ci siamo battuti, abbiamo raccolto firme, inoltrato petizioni ed esposti, fatto presidi, assemblee pubbliche, abbiamo più volte richiesto alla locale amministrazione, al Sindaco quale primo responsabile della salute e della incolumità pubbliche, di intervenire emettendo un’ordinanza contingibile e urgente che ponesse un freno ed un efficace controllo all’intenso traffico degli automezzi AMA. Nessuna risposta.
Che un impianto di trattamento rifiuti venisse realizzato in piena Riserva Naturale Statale ci è sempre sembrata una scelta discutibile, ancor più discutibile che i rifiuti in questione fossero quelli di Roma, la nostra incomprensione ha raggiunto il culmine quando nel 2009, per la prima volta, sono state autorizzate dalla Provincia di Roma le operazioni di trasferenza. Prima 90 t/die, poi 180 ed infine 360 t. al giorno.
In questi anni la zona in cui sorge l’impianto in oggetto ha visto anche la realizzazione di due impianti biogas della Maccarese spa, ha subito sversamenti di kerosene fuoriuscito dalla condotta ENI Civitavecchia-Fiumicino, è stata indicata da AMA quale sito per la realizzazione (ad oggi scongiurata anche se non conosciamo l’esito del ricorso al TAR Lazio presentato da AMA avverso il diniego dell’autorizzazione) di un impianto di digestione anaerobica a duplicazione di quello aerobico già esistente in viale dell’ Olmazzeto.
Dal 2009 ad oggi la situazione è via via peggiorata, (temiamo che anche il limite delle 360 t/d venga superato) e sono rimaste inevase anche quelle minime prescrizioni stabilite dalla Conferenza dei Servizi a luglio 2015 circa il transito del 60% dei mezzi sull’autostrada e la quotidiana pulizia delle strade su cui si riversa il percolato.
L’AIA rilasciata nel luglio dello scorso anno ha posto una pietra tombale sul problema recependo nei fatti e solo sulla carta il cd “minimo sindacale” delle richieste dei cittadini.
Le prescrizioni sopra accennate non sono state rispettate e, come era facile immaginare, il limite temporale dell’autorizzazione verbalmente indicatoci in due/tre anni (quelli necessari alla realizzazione di un nuovo ecodistretto entro i confini romani) siamo certi non verrà rispettato.
Siamo ormai al settimo anno ed ancora non sappiamo quando questo scempio avrà fine considerato fra l’altro che la raccolta differenziata nei due comuni di Roma e Fiumicino procede lentamente e, per quanto possiamo sapere, con bassi standard qualitativi.
L’emergenza rifiuti dura da anni passando di mano in mano da una maggioranza all’altra in perfetta continuità ed a farne le spese sono sempre i cittadini e l’ambiente.
Non sappiamo quale progetto abbiano in mente Roma e Fiumicino per gestire i propri rifiuti considerato che sino ad oggi gli “esperti” assunti e pagati non sono riusciti a costruire neanche le basi per un reale ciclo virtuoso e che le richieste e proposte avanzate negli anni dai cittadini e dai comitati sono state disattese se non del tutto ignorate, ma sappiamo che la situazione di Maccarese ha bisogno di interventi immediati. Per questi motivi rinnoviamo al Sindaco Montino di emettere un’ordinanza contingibile ed urgente che limiti e disciplini il transito dei mezzi AMA e al comune di Roma di voler considerare che i problemi derivanti dalla gestione dei rifiuti della capitale ricadono non solo sui cittadini romani, in particolar modo su chi si trova a ridosso della discarica di Malagrotta, ma anche e più pesantemente su coloro che vivono nei comuni limitrofi e che di quei rifiuti se ne stanno facendo carico da anni.
Comitato Spontaneo di Maccarese