Di nuovo sotto i riflettori l’inchiesta della Procura di Roma sul “Sistema Scarpellini”, il costruttore sotto inchiesta per favori elargiti a una serie di personaggi politici.

 

L’informativa dei carabinieri

L’occasione nasce dall’informativa dei carabinieri del nucleo investigativo che la Procura di Roma ha depositato al tribunale del riesame in vista del ricorso presentato da Enzo De Santis, sindaco di Ponzano Romano, arrestato il 18 settembre scorso per corruzione per aver ricevuto dal 2011 al 2016 la cifra di 412mila euro dal costruttore. Nell’informativa vengono indicati i nomi di altri esponenti della politica, dichiarazioni sulle quali sono in corso le verifiche degli investigatori che devono capire se sono raffigurabili eventuali ipotesi di reato.

 

Le dichiarazioni di Scarpellini

“Ho concesso questi appartamenti – è stata la giustificazione di Scarpellini nell’interrogatorio reso il 22 dicembre del 2016, sei giorno dopo il suo arresto assieme a Raffaele Marra, allora braccio destro della sindaca Raggi – perché io sono un imprenditore e ho sempre pensato che ove io avessi fatto una cortesia, avrei potuto ricevere analoghe cortesie in cambio ove ne avessi avuto bisogno. Non sono mai stato io a offrire gli appartamenti in comodato gratuito o a proporre sconti. Sono sempre stati gli altri, per lo più uomini politici o funzionari pubblici a chiedermi dei favori”.

 

I nomi di Baccini e Montino

Nell’informativa, come già avevamo scritto qualche giorno fa, insieme a altri personaggi, ci sono anche i nomi di Mario Baccini e di Esterino Montino.

Per Baccini si parla di un appartamento di 150 mq dato al movimento dei Cristiano Popolari durante la campagna elettorale del 2013 e di altri contributi elettorali.

Per il sindaco Esterino Montino ci sarebbe un appartamento dato in comodato gratuito a “una associazione riconducibile a Montino” a Roma in via del Governo Vecchio di proprietà del figlio di Scarpellini e di contributi per la campagna elettorale alle amministrative del 2013.

 

La posizione di Baccini e Montino

Una conferma di quanto era già emerso da quando l’indagine è stata avviata, a parte l’informativa dei carabinieri depositata al tribunale del riesame.

L’indagine al momento non sembra prefigurare alcuna ipotesi di reato da parte degli inquirenti per i due esponenti politici. Baccini ha ribadito di “non essere mai stato chiamato da nessuna procura. E voglio fare chiarezza una volta per tutte sulla questione che ha legato il mio nome alla indagine che ha coinvolto l’imprenditore Sergio Scarpellini: per quanto riguarda la concessione a titolo di comodato gratuito di un appartamento alla Associazione dei Cristiano Popolari, di cui ero e sono presidente, posso solamente dimostrare che è stata comunicata ufficialmente alla Camera dei Deputati come prescrive la legge”.

Montino non ha fatto recenti dichiarazioni ma la sua posizione, secondo fonti giornalistiche risalenti a una decina di giorni fa “sarebbe prossima all’archiviazione”.
Ora si vedrà, nelle prossime settimane, se ci saranno sviluppi diversi nell’inchiesta che nasce sulla vicenda di Raffaele Marra, ex braccio destro della sindaca di Roma Virginia Raggi.