I primi focolai di Aedes albopictus, conosciuta in Europa come zanzara tigre, sono stati documentati nel Comune di Fiumicino, così come lungo quasi tutto il tratto costiero laziale, nel biennio 1999-2000 e dal 2000 la specie è saldamente radicata nell’intero territorio cittadino. Le specifiche caratteristiche del ciclo biologico di questa zanzara e l’aggressività che essa manifesta per uomo e animali a sangue caldo, sono in grado di determinare non solo un elevato fattore di disturbo e nocumento a chi viene punto, ma anche di provocare la trasmissione all’uomo di malattie infettive attraverso la puntura di zanzare femmine, qualora infette.

Gli ambienti in cui la zanzara tigre depone le uova e in cui si sviluppano le larve, sono rappresentati da qualsiasi luogo in cui si possono raccogliere anche piccoli volumi di acqua stagnante.

Per questo il sindaco Mario Baccini ha firmato un’ordinanza, la n. 38 del 19 luglio 2023 valida fino al 31 dicembre 2023 nella quale dispone una serie di azioni al fine di non permettere la prolificazione dell’insetto.

Tra i vari obblighi, ci sono quelli di “non abbandonare in alcun luogo aperto, inclusi cortili, balconi, terrazzi e lastrici solari, oggetti o contenitori di qualsiasi tipo e dimensione, in cui si possa raccogliere e permanere acqua piovana, anche temporaneamente, al fine di evitare di creare le condizioni per il verificarsi di focolai larvali e di infestazione di zanzara tigre; di svuotare ogni giorno, e possibilmente lavare e/o capovolgere, quando non utilizzato, qualsiasi contenitore di uso comune con presenza di acqua, come sottovasi, bacinelle, secchi, innaffiatoi, piccoli abbeveratoi per animali domestici, evitando di immettere queste acque nei tombini; di coprire gli eventuali contenitori inamovibili di acqua, quali ad esempio vasche di cemento, bidoni e fusti per l’irrigazione di orti e giardini, con coperchi a tenuta o teli di plastica ben tesi, al fine di evitare possibili ristagni di acqua piovana, e se non possibile, posizionare della rete zanzariera ben tesa come chiusura”.

Altri obblighi da non sottovalutare sono quelli di provvedere allo sfalcio periodico dell’erba in cortili, terreni e aree incolte o improduttive; di mantenere i cortili e le aree aperte sgombri da qualsiasi genere di rifiuti, da sterpaglia e da sterpi e di sistemarli in modo da evitare il ristagno di acqua meteorica o di qualsiasi altro genere; di pulire bene i vasi delle piante prima di riporli all’interno per l’inverno o prima di esporli all’esterno in primavera, per non favorire la schiusa delle uova invernali che avviene a seguito delle temperature più miti e dell’innaffiamento.

Per quanto riguarda l’utilizzo dell’acqua potabile, il sindaco ha firmato un’altra ordinanza, la n. 42 del 27 luglio 2023, su richiesta di Acea Ato2, nella quale impone il divieto assoluto di utilizzo dell’acqua potabile, durante il periodo estivo, proveniente dalla rete di distribuzione comunale nei seguenti casi: per irrigazione o simili di orti e giardini; per riempimento di ogni tipo di piscina mobile o da giardino; per lavaggio di automobili/cicli/motocicli; per qualsiasi uso ludico o che non sia quello del servizio personale.

Tale provvedimento si è reso necessario per assicurare la regolarità del servizio e l’approvvigionamento di acqua potabile per gli usi di primaria necessità, anche alla luce del fatto che l’aumento dei consumi di acqua potabile è coinciso con l’aumento delle temperature proprie del periodo, a cui si contrappone lo scarso livello di piovosità che non sta garantendo la ricarica delle fonti pluviali.