Ci risiamo e sempre più pesantemente, una situazione che ha davvero del paradossale. Presi in scacco da una presumibile ”Banda”, che la comunità di Fregene, molto elegantemente, definisce come ”banda del tè”. Vi assicuro che di elegante c’è davvero poco. Sono due anni e ripeto DUE ANNI che questi balordi tengono questa cittadina nel terrore. Le sensazioni, le ansie, le paure e la devastazione psicologica che tutta questa violenza e violazione lascia addosso, è assurda. Paura e insicurezza nel cuore della tua intimità, esattamente nel luogo in cui dovresti sentirti protetto e al riparo da pericoli esterni. Uno stress che non ti lascia né se sei a casa né se sei fuori casa, il pensiero sta sempre lì a quelle immagini che ti si sono stampate indelebilmente nella tua mente e che quando le rivedi ti risale la rabbia… è ora di dire basta! Io dico basta e vorrei che per una volta questa località che vive di un forte individualismo potesse essere coeso nella volontà di  combattere e trovare una soluzione definitiva a questo problema o flagello (forse si addice meglio). È ora di dare una risposta a questi delinquenti e far ”sentire” che ci siamo.

Martedì in sede di denuncia presso la caserma dei Carabinieri, ho chiesto aiuto, ma è tutta la cittadina che dovrebbe chiedere aiuto. Cosa possiamo fare? Intanto potremmo chiedere alle forze dell’ordine come interagire con loro, potremmo chiedere con lettere a chi di dovere di ”prestarci” dei rinforzi almeno fino alla soluzione di questa situazione, rafforzare i controlli nelle vie d’entrata e uscita di Fregene, insomma muoviamoci prima che succeda qualcosa di irreparabile. Chiedo alla redazione di raccogliere adesioni per un’eventuale riunione cittadina o proposte per reagire. Nel frattempo consiglio di essere attenti a volti e auto sospetti e di segnalare immediatamente ai Carabinieri, la situazione è decisamente grave e l’omertà e la mancanza di collaborazione può far solo gioco a favore di questi delinquenti.

Francesca