Gentile Direttore ho deciso di scriverle questo mio sfogo prendendo spunto dall’articolo odierno sul suo sito dove ci si chiedeva se fosse rientrata in azione la “banda del the”. Avrei voluto farlo venerdì scorso ma il mio stato d’animo non me lo permetteva in quanto vittima, forse delle stessa banda, proprio giovedì scorso come riportato sempre sul vostro sito. Mi ricordo che quando andai a deporre la denuncia in Caserma mi fu detto che non erano stati segnalati furti di recente e pareva fosse un caso sporadico ma dopo un paio di giorni, mentre prendevo un caffè al bar parlando dell’accaduto con degli amici, un signore allo stesso bancone mi raccontava che anche lui era stato visitato il venerdì scorso da questi “gentiluomini” vicino la zona de Il Branco. Stessa modalità, stessa fascia oraria, stessa maniera di ricerca spasmodica, ma comunque ben rodata, all’interno dell’abitazione per cercare tutto ciò che potesse essere di valore e non ingombrante da portar via. Avevo trovato praticamente un fratello di sventura…
Ieri sera ho ricevuto una richiesta d’aiuto dall’ultima vittima che tornata dalla messa aveva trovato tutto sottosopra e per il comprensivo stato di agitazione non riusciva a mettersi in contatto con le forze dell’ordine. Debbo ammettere che dopo la mia telefonata sono intervenute prontamente infatti arrivato presso l’abitazione della signora ho trovato una pattuglia della polizia ed una dei carabinieri. Forse a questo punto così sporadici questi furti non sono. Riconosco che vigilare su una zona come la nostra dove, una volta scavalcate le recinsioni, i malviventi si trovano a lavorare in tranquillità ed all’oscuro da sguardi esternima bisogna comunque trovare una soluzione per cercare di limitare l’arrivo degli stessi nella località.
Perché le telecamere ancora non sono in funzione? In fin dei conti le vie di accesso sono solo due e sicuramente sapendo che entrambe sono monitorate qualche malintenzionato in meno ci sarebbe a girare per le nostre vie. Invece accessi non vigilati, strade perennemente nel buio più totale, case con giardini non abitate favoriscono il delinquere. A tutto ciò aggiungiamo l’indifferenza nel notare personaggi che camminano a piedi senza una meta.
Basterebbe forse, come ho fatto io qualche volta, fermarsi un attimo ad osservarli per farli allontanare o comunque fargli credere che un po’ di allerta negli abitanti ci sta. Un esponente delle Forze dell’Ordine mi diceva “tempo che li portiamo a Civitavecchia in tribunale e stiamo sulla via del ritorno già li hanno rimessi per strada”…. forse è proprio questo che manca: la certezza della pena! Quella pena che invece per noi che abbiamo subito questi furti rimane indelebilmente addosso sotto forma di ansia e paura nello stare nelle proprie mura domestiche al sicuro.
Andrea