Gentile Redazione, vogliamo esprimere il nostro disappunto per quanto accaduto nella mattina di venerdì 28 marzo, quando i nostri figli si sono trovati ad assistere, all’interno dell’IIS Leonardo Da Vinci di Maccarese, a un intervento di natura politica alla presenza di consiglieri comunali, in occasione di un’assemblea degli studenti.

Solo in seguito abbiamo appreso che si trattava di una consigliera comunale appartenente a un gruppo politico di maggioranza del Comune di Fiumicino. Ci chiediamo a che titolo sia stata invitata e da chi: se dall’Istituto scolastico o se sia intervenuta su iniziativa del Comune. Inoltre, non comprendiamo come un evento di questo tipo possa essersi svolto senza che fosse inserito in una programmazione chiara e condivisa, visto che la maggior parte dei ragazzi sono minorenni.

Riteniamo che la scuola debba rimanere un luogo di formazione e crescita, lontano da strumentalizzazioni politiche. I ragazzi devono essere stimolati all’impegno civico e all’interesse per la società, ma in un contesto che li aiuti a sviluppare un pensiero critico, senza essere esposti a momenti di propaganda partitica. Chiediamo pertanto al Consiglio di Istituto di chiarire quanto accaduto, dal momento che ottenere risposte, finora, sembra tutt’altro che semplice.

Speriamo che si sia trattato di un errore e che episodi simili non si ripetano in futuro. Il rispetto delle istituzioni è fondamentale, ma va distinto dalla propaganda politica, che non può e non deve avvenire all’interno delle scuole e, soprattutto, sulle spalle dei nostri figli. Se avessimo voluto sottoporli a un indottrinamento politico, non li avremmo certo mandati a scuola. In attesa di un riscontro, porgiamo distinti saluti.

Un gruppo di genitori

L’opposizione: “La scuola non è terreno di propaganda”

“Stigmatizziamo con forza quanto accaduto all’Istituto Leonardo Da Vinci di Maccarese. Il fatto che la presidente della Commissione sia intervenuta in una assemblea degli studenti è fatto grave e fuori da ogni grammatica istituzionale. La presenza della politica nelle scuole deve attenersi alle iniziative puramente istituzionali, come sempre avvenuto anche in passato.

Per questo, comprendiamo il risentimento di molti genitori che non erano stati previamente informati. Siamo certi che si tratti di un errore, un accadimento sfuggito alla Direzione scolastica, e siamo altrettanto certi che ci sarà più attenzione in futuro per evitare situazioni incresciose come questa.

Ricordiamo, infine, che le assemblee politiche vanno organizzate in altra maniera, fuori da un contesto scolastico, che dovrebbe essere protetto, soprattutto per i ragazzi”.

I consiglieri della Commissione comunale Scuola, Antonelli, Bonanni e Miccoli