Era il 10 gennaio quando a Maccarese un ciclista dall’accento francese si è fermato nei pressi dell’abitazione di Marilena Garbin per chiedere di poter sostare per riparare la sua bici. A pochi passi dall’asilo nido “Piccolo Principe Yogarminia” di Giuseppe Miccoli. In un mondo contemporaneo in cui si tende a guardare con timore e diffidenza lo straniero, la famiglia Garbin ha dato un bellissimo segnale di accoglienza. Così Robert Van Der Herde, ex ciclista professionista francese che ebbe la fortuna di confrontarsi con un mito come Fausto Coppi e che vinse qualche tappa del Giro d’Italia, è rimasto qualche giorno a Maccarese. Robert, che è anche ex ufficiale di polizia, a 87 anni continua a girare il mondo in sella alla sua bici. Prima di arrivare a Maccarese, è transitato in diversi Paesi. Partito dalla Francia, è passato per Polonia, Russia, Ucraina, Moldavia, Romania, ancora Russia, Georgia, Turchia, Grecia, fino allo sbarco in Italia, a Brindisi. “Poterlo conoscere – dice Giuseppe Miccoli – è stata davvero una grande fortuna. L’ho subito ospitato a casa mia e l’ho fatto conoscere ai bambini. Da sempre mi occupo di accoglienza, apertura e benessere, Robert è giunto nel posto giusto. E questo incontro ha arricchito anche me”. Robert è amico dell’Italia da più di 50 anni, da quando ha cominciato ad affidarsi soltanto alle sue gambe ed alle sue biciclette per girare il mondo. Ne conserva più di 3mila, di tutti i tipi, e le realizza con le sue mani con vecchi pezzi che trova lungo la strada. “A chi mi offre un letto – fa notare Robert – rispondo che ho una tenda per dormire, accetto solo chi mi vuole ospitare. L’ospitalità arriva dalla testa, l’ospitalità è voler aprirsi e confrontarsi per vivere una nuova esperienza”. Nei suoi continui giri del mondo in sella a una bici di oltre 200 kg ha sempre trovato calore e affetto dalla gente. E chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, da subito ha capito che Robert semina il bene ovunque si sposta. In qualsiasi angolo del pianeta. “Quando viaggio – confida – mi sento libero come il vento perché ho la possibilità di decidere da solo la strada da imboccare. Non temo le condizioni meteorologiche perché ho scelto io questo cammino e sono consapevole di tutto. Il raffreddore lo curo mangiandomi l’aglio crudo, che è il più potente antibiotico naturale che ci sia. Mentre quando mi ferisco, mi disinfetto con il succo della cipolla”. “Uno come lui – fa notare Giuseppe Miccoli – è una scuola di vita anche per i bambini”. Da portare nelle scuole, magari se ripassa sul territorio di Fiumicino visto che ha già in mente una nuova destinazione, stavolta il Nepal. Intanto, però, Maccarese ha scoperto un tesoro. Buone pedalate, Robert!