A tutto il personale e agli imprenditori del settore che operano nel territorio, “siete il collante della comunità di un tessuto sociale messo a durissima prova”
“Carissimo signor Ferrari, ho letto la sua lettera e la prima cosa che mi sento di doverle rispondere è grazie. Grazie a lei, a tutte le sue collaboratrici e collaboratori e a tutti gli imprenditori del suo settore che operano sul nostro territorio.
Il vostro ruolo, in questa fase molto complicata, è cruciale. Lei ha ragione quando dice che siete alla stregua di istituzioni che erogano servizi perché da una settimana a questa parte, con il precipitare degli eventi, voi siete uno dei pochi punti di snodo della comunità. Siete voi stessi collante della comunità.
Il compito che svolgete è di fondamentale importanza, insieme a quello delle farmacie, delle parafarmacie e di tutta la filiera produttiva che continua, nonostante le difficoltà, a lavorare mantenendo in vita quello che rimane di un tessuto economico compromesso e di un tessuto sociale messo a durissima prova.
Sono giorni difficili per tutte e tutti. Penso soprattutto a chi è colpito dal virus e ai loro parenti, a chi purtroppo non ce la fa, al personale della sanità pubblica che affronta indicibili difficoltà, alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine chiamati ad uno sforzo molto superiore a quello che si chiede loro già normalmente. E penso anche ai dipendenti del Comune che offrono assistenza domestica alle persone più in difficoltà anche aiutandole con la spesa e i farmaci. Sono giorni in cui ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte come può e come riesce.
Sono consapevole delle criticità di cui parla. È, ad esempio, la ragione per cui proprio ieri ho spiegato la decisione di permettere l’apertura dei banchi alimentari dei mercati rionali mentre tutti gli altri rimangono chiusi. Il motivo è semplice: più punti ci sono in cui le persone possono recarsi a fare la spesa, più quelle stesse persone si sparpaglieranno sul territorio. Meno ce ne sono, più si concentreranno in quei pochi rischiando, così, di vanificare tutti gli sforzi che stiamo facendo per limitare la diffusione del virus. Questo è a beneficio anche vostro e del possibile sovraffollamento nei vostri punti vendita.
Nella sua lettera lei fa riferimento alle associazioni di volontariato che altrove stanno fornendo supporto alla nuova organizzazione che i supermercati si sono trovati a dover fronteggiare. È una scelta che non discuto. Ma le ragioni per cui io non l’ho fatta sono molto semplici. Si tratta nella loro totalità di associazioni composte da ex carabinieri, ex poliziotti, ex vigili del fuoco. Persone in pensione già da qualche anno e non più giovani a cui tutti gli esperti consigliano, molto accoratamente, di rimanere a casa più delle altre persone, perché fisiologicamente più fragili e vulnerabili a questo virus così aggressivo. Inoltre, per rispondere alle esigenze di tutti i rivenditori di alimentari della città, bisognerebbe mettere per le strade decine e decine di persone che, diversamente, rimarrebbero a casa correndo meno rischi. Credo che sia una situazione da evitare.
Quello delle mascherine è un problema che non esclude, ahimé, nessuno. Perfino gli ospedali e la Protezione Civile Nazionale stanno esaurendo le scorte. Noi, per quanto nelle nostre possibilità, stiamo cercando delle strade per fronteggiare il problema che riguarda anche tutto il nostro personale che lavora con il pubblico, Polizia Locale in primis. Mi auguro, per il bene di tutti, che si arrivi presto ad una soluzione almeno di questo aspetto e se così dovesse essere sarà mia premura aiutarvi per come possibile.
Le pattuglie della nostra Polizia Locale sono costantemente impegnate sul territorio, in questi giorni. La comandante è già al corrente della situazione e intensificherà la presenza nelle aree in cui si trovano i supermercati più frequentati della città. Io stesso oggi ho fatto un lungo giro di perlustrazione passando davanti a diversi punti vendita. Ho visto file, a volte più lunghe, a volte meno, ma sempre molto composte e ordinate. Nessuno mostrava nervosismo e le persone erano tutte piuttosto collaborative. Certo, va rivolto un ulteriore appello perché solo una persona a famiglia si rechi a fare la spesa e perché la faccia a sufficienza per un po’ di giorni, in modo da non doversi recare al supermercato troppo spesso.
Lei ha fatto bene a scrivermi e a espormi le sue preoccupazioni e la invito a farlo nuovamente in futuro per tutte le situazioni in cui questa amministrazione possa intervenire in aiuto. In questi giorni in tante e tanti si stanno rivolgendo a noi, soprattutto dal mondo della piccola e media impresa: persone costrette a chiudere e che stanno subendo perdite gravissime dalle quali non sanno se e quando potranno riprendersi; lavoratori e lavoratrici che di punto in bianco si ritrovano senza uno stipendio e che devono far fronte alle spese quotidiane; aziende messe letteralmente in ginocchio da un flusso turistico che da settimane subisce cali vertiginosi e che ora è del tutto bloccato.A tutte queste persone e imprese l’amministrazione è vicina come può e con i mezzi che ha a disposizione, consapevole che la strada che abbiamo davanti è tutt’altro che semplice e lineare. Un caloroso saluto.
Esterino Montino Sindaco del Comune