Un fiume di liquami. Stavolta non è il cherosene fuoriuscito dall’oleodotto ad inquinare la Riserva statale a Maccarese ma tonnellate di deiezioni di mucche e pecore finite nei canali. Il cui corso sembra interrato talmente è diventata scura e densa l’acqua in superficie. Centinaia di metri di letame in navigazione dall’odore inconfondibile che appesta le abitazioni confinanti con via della Muratella e via dell’Olivetello, all’altezza del centro agricolo n. 21. Ieri mattina l’assessore all’Ambiente comunale, Roberto Cini, ha fatto un sopralluogo nella zona per capire cosa possa essere successo. <<Che si tratti di deiezioni di animali da allevamento non ci sono dubbi – spiega Cini – dovremmo avere individuato anche il responsabile, una piccola azienda locale, ma per il momento non possiamo fare nomi, c’è un’inchiesta in corso>>.
L’allevatore, che potrebbe essere recidivo, considerato un caso analogo di qualche anno fa, non avrebbe un sistema di smaltimento dei liquami, così le eccedenze a volte finiscono nei canali e da questi in mare con grave danno per l’ecosistema.
<<Gli effetti sono molto gravi – spiega Riccardo Di Giuseppe, responsabile delle oasi del WWF – la quantità di nitrati contenuta nei liquami provoca l’eutrofizzazione delle acque con moria di pesci e sviluppo di alghe. Poi, non bisogna dimenticare che tutta quella massa attraverso le idrovore di Focene finisce direttamente in mare con tutti i danni che ne derivano>>.