Decidere di costruire la propria abitazione da zero vuol dire poter contare sulla libertà di scegliere e definire qualsiasi dettaglio della casa. Le spese che devono essere affrontate in tale prospettiva sono molteplici: ogni fase di lavoro ha costi variabili, che comunque possono essere sintetizzati in modo piuttosto affidabile. Per l’acquisto di un terreno, per esempio, in linea di massima la spesa è compresa tra i 150 e i 600 euro al metro quadro: molto dipende dalla collocazione geografica dello stesso. Per i lavori edili la spesa al metro quadro oscilla tra i 900 e i 1.200 euro, mentre per gli impianti non si dovrebbero superare i 350 euo (ma, al tempo stesso, non si scende sotto i 200). Nel calcolo complessivo devono essere incluse anche le spese per il progetto (tra i 90 e i 120 euro al metro quadro) e quelle per la documentazione (tra i 130 e i 160 euro).
Il costo globale di un’abitazione
Per una casa chiavi in mano, il costo finale è determinato da un ampio numero di fattori: si pensi, tanto per citare due esempi, al tipo di abitazione che si vuole costruire e al luogo di destinazione. Volendo, è possibile richiedere più preventivi a diverse imprese edili, in modo tale da confrontare con calma e con accuratezza le diverse proposte al fine di scoprire quali potrebbero essere le tariffe più convenienti e vantaggiose, non solo dal punto di vista economico. Il primo passo da compiere è, però, quello che riguarda l’acquisto del terreno: la scelta della zona non deve essere effettuata solo in funzione del prezzo al metro quadro, ma anche in base alla sua vivibilità e, quindi, tenendo conto del comfort abitativo che sarà garantito.
Dopo la progettazione
Nel corso della progettazione, sono numerosi gli aspetti di cui ci si deve preoccupare e che devono essere stabiliti: la volumetria della casa, i materiali che dovranno essere utilizzati, e così via. Una volta effettuato il pagamento dei contributi richiesti, si può dare il la ai lavori avendo ottenuto la concessione edilizia. Non si può che iniziare dalle fondamenta, che devono essere in grado di adattarsi alle peculiarità del terreno su cui si sta costruendo. Gli standard di qualità elevati della base servono a prevenire un eccesso di umidità, da cui può derivare un’alterazione delle temperature che rischia di compromettere il benessere complessivo dell’abitazione.
La scelta dei materiali
La selezione dei materiali deve essere operata in una prospettiva a lungo termine: è importante prediligere soluzioni che durino a lungo nel tempo. Più un materiale è economico, infatti, e più avrà bisogno di manutenzione: insomma, il rischio è quello di spendere poco all’inizio per poi spendere molto nel corso del tempo. Un materiale ecosostenibile – il legno, per esempio – rappresenta una soluzione fuori dal comune ma non per questo poco affidabile; per chi non intende allontanarsi dal solco della tradizione, in ogni caso, ci si può affidare alla muratura o al cemento armato. Il legno, tuttavia, offre numerosi vantaggi, non solo dal punto di vista dell’isolamento termico: è raccomandato, per esempio, per le abitazioni che devono essere realizzate in zone sismiche.
Infine, un altro aspetto che non può essere trascurato è quello che chiama in causa l’efficienza energetica, o addirittura l’autosufficienza: nel momento in cui si costruisce da zero, si può cogliere l’occasione al volo per ridurre i consumi e sfruttare le risorse rinnovabili, magari con i collettori solari o i pannelli fotovoltaici.