Esodo dalle città: vantaggi e svantaggi di trasferirsi in campagna

Oggi sono numerosi gli italiani che scelgono di lasciare la città per trasferirsi in periferia o in zone più tranquille e rilassanti, come la campagna. Le campagne, infatti, hanno diversi vantaggi che non è possibile trovare altrove, come ad esempio le atmosfere silenziose, l’assenza del traffico e la possibilità di godersi un contesto votato alla natura e all’aria aperta. Naturalmente il trasferimento dalla città alla campagna comporta anche alcuni svantaggi, come la lontananza dai servizi essenziali e l’isolamento. Vediamo di approfondire sia i pro che i contro di questa scelta.

I vantaggi di comprare una casa in campagna

L’acquisto di una casa in campagna presenta molti vantaggi, anche dal punto di vista economico, considerando che si abbassano i costi sia dell’abitazione sia delle spese mensili. Inoltre, spesso con cifre abbordabili si può ottenere anche un ampio appezzamento di terreno, utile per coltivare in casa erbe, verdure, ortaggi e frutta. In questo modo si otterranno benefici non solo economici, ma anche pratici e in termini di salute, considerando che saremo padroni di ciò che porteremo in tavola.

Altri vantaggi? Vivere in campagna, rispetto alla città, comporta anche l’opportunità di avvicinarsi alla natura, con tutto ciò che ne consegue: respirare aria pulita, godere della massima tranquillità, rilassarsi in un ambiente sano e stimolante e ritrovare il contatto con sé stessi. Ovviamente ciò consente di allontanarsi dal traffico cittadino e dallo stress tipico delle metropoli. Infine, possedere una casa in campagna può dare l’opportunità di scoprire varie soluzioni imprenditoriali.

Molte persone, infatti, si recano in campagna per godere di tutto ciò che questa ha da offrire. Si potrà allora mettere a disposizione una stanza della propria abituazione per affittarla oppure aprire una vera e propria attività.

Via dalla città: quali sono gli svantaggi?

Naturalmente, vivere in campagna presenta anche alcuni svantaggi da non sottovalutare. Uno di questi è l’isolamento, dovuto alla lontananza da servizi essenziali come scuole e strutture sanitarie, o anche solo da un supermercato. Bisogna quindi essere sempre molto organizzati per evitare imprevisti di qualsiasi genere. Pianificare un trasloco in campagna significa infatti occuparsi delle classiche incombenze, con un’attenzione particolare per le forniture energetiche. Per ottenere maggiori informazioni è possibile leggere l’articolo sul cambio gestore luce di VIVI energia, così da capire tempi e procedimenti. Inoltre, l’isolamento spesso porta a dover percorrere molti chilometri ogni giorno, con un conseguente aumento della fatica, del tempo speso e del carburante consumato.

In secondo luogo, non dobbiamo dimenticare che in campagna c’è spesso un rischio maggiore di subire furti e scassi rispetto alle città, data la mancanza di vicini e passanti. Un altro aspetto da considerare è che, a seconda della zona scelta, potrebbe essere necessario investire in attrezzature specifiche come una motosega o un tosaerba, o rivolgersi a dei professionisti per la cura dei propri appezzamenti. Infine, non tutti possono trasferirsi in campagna, soprattutto se si parla delle persone che non possono permettersi di mollare il proprio lavoro in ufficio. Nessun problema, invece, per gli smart workers.