La storia del cioccolato svizzero: tra innovazione e gusto

Da sempre visto come uno dei simboli della Svizzera, il cioccolato è stato introdotto nella regione del lago di Ginevra, ovvero Cantone di Vaud, dove veniva definito come il Cibo degli Dei. Ebbene, soprattutto tra gli anni 90 del XIX secolo e i 20 del XX, esso vide il suo periodo di massimo splendore in quanto i turisti, una volta averlo assaggiato, decisero di diffonderlo per tutto il continente europeo fino a farlo diventare l’alimento più amato da adulti e bambini.

Già consumato più di 3000 anni fa, quanto i nativi dell’America meridionale e centrale gustavano una bevanda granulosa ed amata denominata xocolatl, il miglior cioccolato svizzero così come lo conosciamo oggi è il risultato della fatica di imprenditori e pasticceri svizzeri. Quando nel 1819 nacque la regina Vittoria, infatti, in Svizzera aprì la prima fabbrica meccanizzata per la produzione di questo alimento. Nello specifico, François-Louis Cailler pensò bene di trasformare un mulino vicino a Vevey, con l’intenzione di inventare un metodo per rendere solido il cioccolato. Egli, dunque, può essere identificato come il padre delle tanto amate tavolette. Successivamente, Daniel Peter, un fabbricante di candele, sposò la figlia di Cailler cambiando mestiere e fondando la prima azienda produttrice di cioccolato a Vevey. Dato l’andamento negativo degli affari, questi maturò l’idea di mescolare al suo cioccolato un prodotto a base di latte in polvere inventato dal suo amico Henri. Riusciti a superare i problemi iniziali, nacque così il cioccolato al latte. Tra l’altro, il citato Henri non era altro che Henri Nestlè, il quale ebbe il merito di promuovere l’innovazione svizzera nella produzione di cioccolato. Da quel momento, il cioccolato svizzero iniziò ad avere larga diffusione fino a vedere l’apertura delle prime fabbriche all’estero ed una notevole crescita delle vendite.

La distribuzione del cioccolato: un successo crescente

La Svizzera, come già accennato, viene considerata la vera Patria del cioccolato in tutto il mondo. Nel 2007, in particolare, le industrie locali iniziarono ad allargare in modo considerevole il commercio di esportazione, aumentando così il fatturato. Volendo ragionare in numeri, solo in Indonesia, nel 2017 il consumo pro capite di cioccolato ammontava a quasi mezzo chilo. Anche se sembra una quantità minima, occorre osservare come la domanda continui a crescere di almeno il 10% ogni anno. Infatti, sembra proprio che la sensibilità ai prezzi sia in calo, mentre si registra un grande cambiamento delle abitudini dei consumatori.