Finalmente, dopo il decesso di fine luglio in mare, una buona notizia: l’uomo colpito da una serie di arresti cardiaci sabato scorso all’Albos Club si è salvato.
E non grazie al caso ma ad una serie di interventi tempestivi che hanno permesso il buon esito della vicenda. Riassumiamo i fatti: Luigi, 63 anni, storico cliente dello stabilimento, ad un certo punto mentre giocava sulla spiaggia a beach tennis si è sentito male. Ha perso conoscenza e il primo a rendersi conto della gravità della situazione è stato l’istruttore di surf che gli ha praticato il massaggio cardiaco. Contestualmente è arrivato l’intervento essenziale del titolare dell’Albos, Marco Borlenghi, che lo ha attaccato al defibrillatore direttamente sulla spiaggia. Tre gli arresti cardiaci subiti dall’uomo, ogni volta controbilanciati dalle scariche della macchina che lo hanno tenuto in vita. Pronto anche l’arrivo dell’eliambulanza (10 minuti dopo la chiamata) atterrata in spiaggia e dell’ambulanza (15 minuti) del 118. A qual punto i medici hanno collegato l’uomo ai loro macchinari interni all’ambulanza e lo hanno trasportato all’ospedale Gemelli. Dove è arrivato dopo altri due arresti cardiaci ed è stato operato d’urgenza per una occlusione sostanziale dell’aorta. L’operazione è andata bene e Luigi, che si è salvato grazie all’assistenza ricevuta, è ora stabile.
2015-09-21