Hai uno scaldabagno elettrico? Ottima scelta, specialmente per le sue caratteristiche. Ha una velocità impressionante nel riscaldamento dell’acqua, è a zero emissioni e consuma poco. Oggi i nuovi modelli hanno dei sistemi a condensazione dove si utilizza un quinto dell’energia elettrica rispetto alle caldaie oppure ad altri modelli più vecchi.

Il modello elettrico è perfetto per gli appartamenti o presso gli immobili che non vogliono fare dei nuovi impianti per la dispersione dei fumi. Tanti condomini vietano l’installazione dei modelli che sono a gas appunto perché essi rischiano di danneggiare parti strutturali. Tra l’altro quest’ultimi tipi di scaldabagno sono anche inquinanti e necessitano di un’autorizzazione per la loro installazione.

Come tutti gli elettrodomestici o impianti di riscaldamento ci sono delle manutenzioni e riparazioni o controlli da fare. Spesso si accende lo scaldabagno e poi ci si aspetti che funzioni in automatico. Nei modelli che sono completi di serbatoio si ha un’accensione automatica che permette di avere una buona temperatura dell’acqua. Mentre nei modelli che sono con sistema istantaneo si ha un riscaldamento immediato, ma dove c’è una forte assorbenza elettrica e un’alta temperatura della resistenza.

In entrambi i casi è necessario che, nel corso degli anni, si effettui una Manutenzione scaldabagno elettrico che sia periodica e che dia sicurezze sul funzionamento.

CIRCUITI: CONTROLLO NELLO SCALDABAGNO

Un controllo che è quello più importante e necessario in questi scaldabagni è quello rivolto al cablaggio, cioè ai circuiti e a tutte le schede di funzionamento che vi sono connesse. I circuiti o cavi elettrici sono fili di rame intrecciato che è poi isolato all’esterno. Essi sono dei conduttori di elettricità eccezionali, ma subiscono gli effetti più dannosi del passaggio elettrico. Sono sottoposti ad alte temperature date appunto dall’elettricità, si ossidano oppure perdono il rivestimento isolante.

In un impianto come quello dello scaldabagno si rischia di avere dei cortocircuiti o dispersioni elettriche. Problemi pericolosissimi in ambienti che sono molto umidi, come appunto il bagno, ecco perché è necessario che ci sia un adeguato controllo.

I tecnici utilizzano dei dispositivi di analisi del passaggio elettrico e analizzano quali sono le dispersioni, se ci sono, oppure se c’è una buona qualità dell’assorbenza elettrica. Infatti gli elettrodomestici, a causa dell’usura data dall’elettricità, è abbastanza normale che inizino a richiedere più energia. Questo vuol dire aumentare i consumi. Tale effetto si ha per colpa di una sporcizia interna data dall’ossidazione del rame. Pulendoli si ripristina un’assorbenza alta e quindi non avrete poi il timore di usare lo scaldabagno quando è necessario.

Come si riscalda l’acqua nello scaldabagno elettrico?

Il riscaldamento delle acque, negli scaldabagni avviene con la presenza di una resistenza. Questo è un meccanismo che riceve energia elettrica trasformandola in calore e diventando anch’essa rovente. Essendo immersa totalmente nell’acqua, quando quest’ultima ne viene a contatto, ecco che si riscalda istantaneamente.

Cosa c’entra la resistenza con i controlli e le manutenzioni? Ebbene essa tende a creare grandi depositi di calcare che la rivestono e diminuiscono la sua forza di riscaldamento. Di conseguenza è necessario che venga smontata, controllata e poi pulita per funzionare al meglio e con scarsa richiesta elettrica.