A tre mesi dalla scomparsa di Maria Pia Melandri, cineasta e ricercatrice, l’Ecomuseo del Litorale Romano, da lei stessa fondato ad Ostia Antica 25 anni fa, le dedica una retrospettiva parziale dei suoi film documentari di ricerca dedicati alla memoria del cinema e al cinema della memoria. I film fanno parte di un programma produttivo denominato Memoriacinema ideato e prodotto insieme a Paolo Isaja con lo studio Cinema Ricerca e la Cooperativa Ricerca sul Territorio, a partire dai primi anni ’90, seguendo due linee parallele di ricerca.
La prima parte del programma ha previsto la realizzazione di opere di ricerca su personaggi, storie e momenti poco conosciuti o addirittura dimenticati della storia del cinema italiano. La metodologia produttiva ha previsto il contatto diretto e la frequentazione di lungo periodo con i soggetti della ricerca e l’analisi approfondita dei fatti dei quali si voleva recuperare memoria e senso storico.
La seconda parte ha considerato invece l’ipotesi di un ritorno su luoghi fisici o spazi intellettuali già precedentemente sede di altre produzione cinematografiche, per ripercorrerne le esperienze pregresse, documentarne la permanenza o meno nella memoria collettiva e produrre nuova memoria.
Fra i film delle prima parte del programma Jolanda e Rossellini, memorie indiscrete (1995), che ritrova la vera montatrice del film di Rossellini Roma città aperta, fin lì ignorata dalla storiografia cinematografica ufficiale per il fatto che il suo nome era stato sostituito con quello di un uomo nei titoli di coda. La trilogia Tre Passi con Vittorio De Seta comprendente Tornare a Orgosolo (1997), Paesaggi della Memoria (2002) e Il placido corso degli eventi (2003) realizzati insieme all’autore del Diario di un maestro, nei due diversi momenti del suo abbandono del cinema e quello del suo ritorno in attività.
Fra le opere realizzate per la seconda fase di Memoriacinema, Poi venne la casa vera (2010) che ricostruisce con materiali originali e d’archivio la parte meno conosciuta della storia del problema della casa a Roma dal dopoguerra ad oggi e Gramsci la forma della memoria (1998) che studia e analizza come cinema e tv di varie nazioni hanno raccontato nel corso di diversi decenni la figura del grande intellettuale del pensiero politico e sociale.
La rassegna avrà inizio sabato 18 gennaio 2020 e proseguirà con cadenza settimanale con proiezioni nel pomeriggio del sabato (unico spettacolo alle ore 15.00), per concludersi sabato 29 febbraio. La rassegna si svolgerà nella Sala Visioni del Polo Ostiense dell’Ecomuseo del Litorale Romano, ad Ostia Antica (Via del Fosso di Dragoncello, 172, area Impianto Idrovoro, programma completo e localizzazione su www.ecomuseocrt.it; cell. 333-2266927)
Fonte: comunicato CRT