Di questi sembra quasi una provocazione ma in realtà di realizzare un termovalorizzatore a Fiumicino si parla da anni, dai tempi della prima Giunta guidata da Mario Canapini. Si riportava allora l’esempio, a garanzia della mancanza di impatto ambientale per i modelli di ultimissima generazione, di città dell’Europa centrale dove erano dislocati a ridosso dei centri storici.
Come quello di Copenaghen a emissioni zero: CopenHill situato sull’isola di Amager. Un progetto unico al mondo, firmato da BIG – Bjarke Ingels Group e SLA, che ha trasformato l’edificio in un parco urbano. Un termovalorizzatore talmente “pulito” da poter ospitare attività all’aria aperta sotto la sua ciminiera.
“Pubblichiamo, promettendo di approfondire la questione, non conosciamo i dettagli della proposta, il comunicato ricevuto dal Circolo Energie per l’Italia: “Considerando il grande interesse ed il dibattito venutosi a creare dopo la proposta avanzata dal Circolo di Energie per l’Italia di Fiumicino, e considerando le dichiarazioni del Sindaco di Fiumicino su alcune testate giornalistiche, che suggerivano la realizzazione di impianti per la chiusura del ciclo dei rifiuti, si è venuto a costituire un comitato per la realizzazione di un Termovalorizzatore.
Tale comitato ha come finalità principale la promozione e la diffusione di informazioni sui benefici, gli impatti economici, lavorativi e ambientali che può portare la costruzione di un impianto di termovalorizzazione sul territorio della Città di Fiumicino, nonché la volontà di sensibilizzare e chiudere il ciclo dei rifiuti con impianti di ultima generazione.
Il Comitato è pronto ad intavolare con tutte le realtà esistenti un dibattito costruttivo e formativo sulle caratteristiche di un termovalorizzatore. Potranno aderire al suddetto comitato, tutti i Cittadini maggiorenni che vivono, che operano o che sono domiciliati nel territorio Comunale, che possono contattarci al seguente indirizzo email: termovalorizziamo@libero.it“.