Prima a Ponte Ceci, poi sul ponticello in via di Campo Salino. Da diversi giorni i cittadini di Maccarese notavano anomali filamenti appesi, in particolare nel tratto tra viale dell’Olivetello e viale della Trigolana, dove sotto scorre il canale A di irrigazione.
Ieri mattina si è scoperto che erano nasse, gettate in acqua per catturare i gamberetti di acqua dolce, merce diventata rara. Nelle trappole, oltre a quelli autoctoni, erano presenti anche i gamberi americani, molto invasivi (nella foto sopra).
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Ne sono state contate 35, tutte sequestrate dai Carabinieri Forestali di Ostia, che hanno liberato migliaia di gamberetti nelle acque.
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“Quello che accade nei canali di bonifica della Riserva Naturale Statale Litorale Romano è un vero e proprio atto di bracconaggio – spiega Riccardo Di Giuseppe, presidente di Programma Natura – Nelle nasse sequestrate oltre a frattaglie maleodoranti utilizzate come esche, sono stati trovati, alcuni individui di gambero di fiume autoctono e moltissimi gamberi di fosso detti anche Saltarelli. Una specie protetta notevolmente ridotta rispetto al secolo scorso, mentre al contrario sono in espansione le specie di gamberi alloctoni, in particolare i nord-americani, grave minaccia per la biodiversità”.
Produzione Riservata
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