Gentile direttore, avrei in mente una proposta. Mi dica lei se è fattibile e se crede possa essere realizzata. Si può proporre alla collettività di Fregene, in vista di questo anno così particolare con poche risorse pubbliche e private, di “prestare un proprio addobbo natalizio” da collocare nel centro balneare per renderlo comunque, anche in segno di speranza, più festoso?

Basterebbe solo che ognuno collocasse un filo di luci, una decorazione, non solo nella propria proprietà ma anche dove possibile all’esterno e si adoperasse a controllarlo e toglierlo quando sarà il momento. È un’utopia? Grazie e buon lavoro!

Emiliana Di Laurenzio

Cara Emiliana, sembra una gran bella idea. In un momento come questo di grande difficoltà dare una mano con un piccolo-grande gesto. Se i pacchi alimentari, gli aiuti alle famiglie che non ce la fanno, restano la priorità, perché non provare a fare in modo che qualche luce accesa a Natale riaccenda la speranza di un futuro migliore, lontano da questo incubo? Anche per i bambini, già privati in questi mesi di una parte importante della loro breve infanzia, unica e irripetibile.

Certo, per le aree private con visibilità pubblica, come cancelli delle abitazioni, siepi, balconi, alberature nei giardini, ci si può muovere liberamente. Nel caso di spazi pubblici, aiuole, marciapiedi, pineta, serve un coordinamento con la pubblica amministrazione non troppo complicato. Basterà indicare quali aree sono adottabili e con quali modalità intervenire, magari mettendo a disposizione – dove possibile – energia elettrica o altri supporti.

Sottoporremo all’attenzione degli amministratori e delle associazioni questa proposta, ci sono delle aree che ben si prestano a questa adozione, pensiamo a quella all’ingresso di Fregene, alla Fontana, il Parco Giochi, le Chiese, il viale della Pineta, il Piazzale a Mare. Ma intanto le famiglie possono cominciare a pensare a delle forme visibili di decorazione all’esterno delle proprie abitazioni. I commercianti hanno già iniziato a illuminare i loro negozi, se poi con il coordinamento dell’amministrazione comunale volontari e associazioni riusciranno a coinvolgere le persone più generose e disponibili, allora questo Natale 2020 sarà meno triste. Se non un vaccino, un antidoto per il cuore contro il covid.

F. M.