Ore 5.30, guanti, mascherina, furgone… Si comincia. Anche noi nel nostro piccolo stiamo facendo il nostro la lavoro. Anche noi abbiamo bambini e familiari a casa che ci aspettano. Abbiamo i bar chiusi e il caffè lo portiamo da casa, ma se scappa un bisognino? Dove si va? Perché non ci fotografate ora come fate quando per andare in bagno ci vedete prendere un caffè mentre voi lo fate comodamente nel vostro ufficio? Ah già, noi siamo quelli che oziano e che rubano lo stipendio, noi siamo i fannulloni.
Eppure eccoci li, tutti vestiti di arancione a fare turni di notte e di giorno con la paura di portarsi il virus a casa e trasmetterlo ai propri affetti. Siamo “i monnezzari”, quelli che fanno rumore a qualunque ora del giorno e della notte, quelli però che non stanno lavorando dal divano di casa. Quelli che tutti si dimenticano di ringraziare anche se svolgono un pubblico servizio ora che i dipendenti pubblici sono quasi tutti a casa…
Per fortuna qualcuno si ricorda di noi, ieri abbiamo trovato accanto a un mastello questo foglio (nella foto sotto) che un bambino o una bambina ha scritto per noi. Un momento molto toccante per noi che abbiamo famiglie e che quando torniamo, abbracciandoli, sussurriamo loro “Andrà tutto bene”, sperandolo davvero nel cuore.