Il nuovo lungomare di Fregene è realtà così come lo sono altre importanti opere di miglioria che stanno caratterizzando la nostra bellissima località costiera in questi giorni. Un’opera che di fatto unisce finalmente l’intero lungomare con una strada alberata che costeggia da un lato quello che a tutti gli effetti sarà un parco naturale dentro la città. L’area della lente infatti,  per oltre due terzi resta destinata a verde pubblico, ma stavolta fruibile, curato e valorizzato a differenza dello stato precedente dell’area, di sicuro pregio naturalistico, ma recintata in quanto privata e  violentata da chi l’ha utilizzata spesso negli anni, come discarica.

Le piccole divisioni e polemiche su questa opera non sono mancate, ma a mio avviso sono più  ascrivibili ad un problema di comunicazione che di merito. Trovo comunque giusta e sacrosanta la libertà di alcuni cittadini di esprimere una visione differente, perché esprimersi a favore della tutela dell’ambiente è sempre un incentivo a fare di più e meglio in questa direzione, un incentivo a tenere alta la guardia su un tema più che mai attuale.

Dal mio punto di vista Fregene fa un grande passo avanti in termini di servizi, viabilità e decoro. In questa direzione va anche la cura delle aree verdi del lungomare, oggetto di  risistemazione ed abbellimento del quale anche le attività circostanti e noi cittadini dobbiamo sentirci orgogliosi e responsabili.

Restano tre nodi critici sui quali personalmente mi sono spesa tanto e mai arresa, sui quali sto continuando ad insistere e lavorare fino alla fine del mandato:

  • la liberazione dalle occupazioni abusive di suolo pubblico e marciapiedi con recinzioni, muretti, palme etc.. che sottraggono alla viabilità della città spazi vitali, e non importa quanto è bella la palma… è importante sapere che nulla può essere posto al di fuori dei confini della proprietà
  • la possibilità di vedere il mare dagli stabilimenti e il conseguente abbassamento dei muri e delle recinzioni che aprono alla vista e alla bellezza fruibile da tutti
  • l’obbligo alla cura e al decoro anche da parte delle “strutture militari” spesso degradate ed abbandonate, che mal si conciliano con la bellezza di una località turistica di primo livello.

Su questo tema ho preparato una mozione che presenterò al prossimo consiglio comunale, affinché il sindaco si faccia portavoce presso i ministeri competenti della richiesta di manutenzione e decoro.

Pierpaola Meloni