Ritenere normale ciò che non lo sarebbe affatto. Su molti dei principali viali di Fregene non si capisce dove si dovrebbero lasciare le auto che finiscono così sui “marciapiedi”, in realtà mai realizzati. Succede non in stradine secondarie ma su strade importanti: viale Castellammare Sud, da via Cattolica fino a via della Veneziana, viale Viareggio e il suo proseguimento a Nord, viale S. Margherita Ligure, via Sestri Ponente e tante altre. Per la verità succede anche su strade riqualificate come viale della Pineta e viale Nettuno, dove il parcheggio non è stato proprio previsto e le persone si arrangiano come possono.
Molte delle strade citate rientrano nel “piano di attuazione delle opere per Fregene”, uno schema approvato lo scorso aprile concordato tra comune e società del Gruppo Federici da realizzare con gli oneri concessori di urbanizzazione a scomputo. Nell’elenco figurano la ristrutturazione di via Agropoli (marciapiedi, manto stradale e illuminazione), viale Castellammare nella parte da via Cattolica fino a via della Veneziana dove uno dei marciapiedi diventerà una pista ciclabile, viale Sestri Ponente, viale Sestri Levante, viale Viareggio, viale della Pineta, via Santa Margherita Ligure, via Ortona e lungomare nel tratto centrale della Lente.
Lavori che dovevano arrivare molto tempo fa ritardati dalle lungaggini dovute all’iter di approvazione del Progetto della Lente presentato dalle società immobiliari Ares e Ala. Così, d’estate come d’inverno, i proprietari delle case devono lasciare l’auto sullo spazio sterrato esistente tra il ciglio della strada e la recinzione della casa dove ci dovrebbe essere il marciapiede che non c’è. Un paradosso che obbliga pedoni, carrozzine, passeggini, a camminare invece in mezzo alla strada.
Anche la mancata previsione su viale Castellammare di una ciclabile appare una scelta curiosa, tanto più che la maggior parte dei ciclisti percorre i due marciapiedi – ribattezzati da qualcuno “marciabici” – del viale come se fossero una vera pista creando conflitti con i pedoni, gli unici legittimati a impegnarli. Con grave pericolo per l’incolumità personale dei ciclisti perché quando le auto dalle stradine laterali arrivano all’incrocio possono ogni volta investirli non avendo la minima visibilità del loro passaggio, visto che si tratta di un semplice marciapiede.