Ieri, nel tardo pomeriggio, è stato sequestrato il chiosco di Passoscuro Pelota Beach da parte della Procura di Civitavecchia. Con quali motivazioni? Le stesse dei sequestri precedenti, abusivismo edilizio e danni ambientali. Come se la sentenza del Consiglio di Stato n. 2974 del 29 maggio non ci fosse mai stata, un pronunciamento che chiariva la legittimità della convenzione con la quale il Comune di Fiumicino aveva affidato ai gestori le spiagge.
Un fulmine a ciel sereno, almeno per chi pensava che dopo il dissequestro dei chioschi disposto dai vari Giudici per le indagini preliminari della stessa Procura di Civitavecchia, che invece avevano tenuto in considerazione quella sentenza, la partita fosse finita. Invece no, in Procura non tutti evidentemente la pensano allo stesso modo e i sequestri ripartono, questa volta in piena estate, il 21 luglio, ammesso che quello del Pelota sia l’ultimo.
Difficile capire cosa stia succedendo davvero e come intenderà procedere il Gip, Lorenzo Ferri: che farà risequestrerà anche i chioschi dissequestrati? O si limiterà a sigillare quelli non toccati dalla precedente inchiesta? Oppure si limiterà al Pelota Beach? Ma soprattutto la domanda è, che succede alla Procura di Civitavecchia?