L’India è famosa per la sua cultura e la sua forte credenza spirituale. Soprattutto è la cucina che incuriosisce molto per l’uso di spezie, formaggi e di alcuni cibi che sono prodotti seguendo specifiche regole di lavorazione. In Italia sono tanti i ristoranti indiani che hanno aperto in questi anni.

Alcuni però utilizzano troppi prodotti occidentali rovinando il sapore originale di un piatto che ha tradizioni e radici molto lontane. Nelle città turistiche, come Roma e Milano, dove ci sono anche tanti residenti indiani, si ritrovano ristoranti che rispettano le tradizioni e gli alimenti originali.

Per assaggiare la vera cucia indiana o i Piatti tipici indiani non dovete per forza arrivare in India, basta che sappiate distinguere i sapori e conoscere alcune ricette tradizionali.

COSA MANGIARE IN INDIA?

Riassumiamo dei piatti tradizionali che dovete ordinare se vi ritrovate in India e in un ristorante indiano. Anzi sono proprio alla base della loro cucina e di conseguenza è difficile che essi non vengano creati in un ristorante indiano in Italia. In totale sono 10, quali: samosa, Pakora, Naan, Biryani, Pollo tandoori, Tikka Masala, Palak paneer, Aloor Palak, Dinfaloo, Laddu.

Molti di essi sono totalmente vegetariani, nel senso che utilizzano solo prodotti vegetali, ma naturalmente non possiamo dire che tutto segua questa linea. Ci sono pietanze, come il Palak paneer in cui viene inserito del formaggio senza caglio. Mentre il pollo tandoori è ovvio che sia a base di pollo.

Il Pakora può soddisfare i bambini perché si usa come snack. Sono delle polpettine di farina di ceci mischiata a verdure e spezie. Una caratteristica tipica di questa ricetta è l’uso del peperoncino verde. Si preferisce perché è meno piccante e quindi è più gradevole.

Altro piatto molto speziato, che si consiglia solo a chi ha già una buona conoscenza della cucina indiana, è il Aloo Palak. Una ricetta del tutto vegetariana in cui si usano gli spinaci che vengono resi poltiglia per la cottura in padella. Si usano oltre 20 tipi di spezie, cipolla, panna e pomodoro. Infine si aggiungono poi patate a cubetti da far rosolare prima. Adatta ai palati non sensibile.

Come mai si usano tante spezie

In India l’uso delle spezie nasce perché esse crescono naturalmente e spontaneamente nel territorio. Consideriamo che la sua storia si sviluppa su una popolazione nomade e povera, estremamente povera, che viveva di quello che gli dava la natura e dall’allevamento. Le temperature che nel Nord sono rigide imponevano una cucina che fosse veloce. Le carni e i formaggi inoltre, per essere conservati necessitavano di essere lavorati con elementi di conservazione. Le spezie sono infatti dei conservati naturali che permettono di isolare gli alimenti dall’esterno e combattere virus e batteri che li attaccano. Bloccano la fermentazione e quindi aiutano ad avere prodotti per lungo tempo.

Perfino noi usiamo spezie che appunto da sempre crescono nel nostro territorio, non così piccanti, ma che sono utili ad una buona conservazione.

Oltre a questo le spezie costituiscono una medicina naturale e gratuita. Dunque in India esse fanno parte di una cucina povera che è diventata tradizionale poiché utilizzata in grande scala.