Una corsa contro il tempo per salvare la pineta di Fregene dall’attacco del parassita killer. E scattano i primi rimedi: <<Grazie ai fondi della Riserva Statale litorale romano abbiamo stanziato 50mila euro per le cure contro la cocciniglia tartaruga – spiega il vice sindaco Ezio Di Genesio Pagliuca – serviranno per verificare quanto le piante sono state infettate e per valutare il piano di interventi>>.
La cocciniglia tartaruga, il parassita killer dei pini, continua a moltiplicarsi e a infestare la pineta. Durante l’ultimo sopralluogo sono stati trovati tanti altri esemplari all’ingresso del Parco Fellini. Ormai i parassiti si sono sparsi ovunque, anche sugli alberi all’interno dei giardini privati, come si è visto in via Maiori al confine con il parco. Dopo alcune potature eseguite i rami infatti erano pieni di “Toumeyella parvicornis”, il parassita alieno proveniente dal Canada e dagli Stati Uniti. Una minaccia terribile, basta vedere come sono ridotti i pini in diversi quartieri di Roma.
<<Nei prossimi giorni alcuni esperti faranno un nuovo sopralluogo in pineta – interviene l’assessore comunale all’Ambiente Roberto Cini – l’idea è quella di costituire un gruppo di lavoro, una task force tra agronomi e tecnici che possa dedicarsi a questa emergenza. Ma anche alla realizzazione di un piano di gestione integrata atteso da anni per riqualificare, una volta per tutte, la pineta>>.
E intanto sono finalmente uscite le linee guida per la lotta alla cocciniglia. Il documento è stato elaborato dal gruppo di lavoro composto dai Servizi fitosanitari regionali, dal Centro Difesa e Certificazione del CREA, e dall’Università degli Studi Federico II di Napoli. Approvate dal Comitato Fitosanitario nazionale, sono in attesa del via libera del Ministero delle politiche agricole e forestali. La Regione Lazio ha fato sapere di essere pronta per il varo del piano di azione contro il parassita, spiegando come la presenza di alberi in ambiente urbano <<rende impossibile fare interventi chimici in chioma>>. Quindi gli unici sistemi di contenimento sono endoterapia e impiego di antagonisti naturali.