Un episodio inquietante. Nei giorni scorsi il titolare di un negozio locale mentre passeggiava con il suo cane nel Parco Federico Fellini, l’area centrale della pineta secolare, accanto alla zona attrezzi sportivi ha notato delle insolite cataste di legna sotto agli alberi: “Erano chiaramente degli inneschi – spiega Marco Netri – erano delle perfette pire costruite con corteccia intorno e fascine all’interno, mini vulcani che ho distrutto immediatamente, ricoprendoli poi con il terriccio. All’ingresso nord della pineta, sul retro verso via Paraggi, ho trovato alla base di alcuni pini dei mucchietti di rami secchi. Anche quelli lì ho buttato all’aria, tentando di spargerli”.
Più tardi quando è tornato per fare delle foto e documentare l’accaduto Netri ha fatto una nuova scoperta: “Su alcuni pezzi di corteccia appoggiati ai pini e vicino alle fascine c’erano delle scritte contro il sindaco Esterino Montino e l’assessore comunale all’Ambiente Roberto Cini”. Messaggi piuttosto espliciti: “A che pro un assessore all’Ambiente che non fa niente?”. E ancora: “Grazie sindaco”.
Una provocazione o un tentativo sventato di appiccare il fuoco? Subito dopo sono state allertate le Forze dell’ordine che stanno svolgendo le indagini ma di certo al caso non crede più nessuno. Anche perché nelle ultime settimane la mano dei piromani a Fregene è entrata in azione ripetutamente.
Il primo caso è quello della lecceta nella zona sud al confine con l’Oasi del WWF di Macchiagrande, più volte segnalato dalla Protezione civile come zona ad altissimo rischio incendi. Nella notte del 10 luglio alle 2.00 le fiamme sono partite in un punto nevralgico del bosco, tra via Borgio Verezzi e via Marina di Leuca. Ettari di macchia mediterranea ai cui confini si trovano tantissime case immerse nella vegetazione. Se ne è accorta una ragazza che passeggiava in bicicletta e che ha lanciato l’allarme. Prima dei volontari con estintori, poi Vigili urbani, Protezione civile i Vigili del Fuoco, alla fine le fiamme sono state spente. A confermare la pista dolosa il ritrovamento nelle ore precedenti di due taniche di benzina ai margini del bosco, la prima da 25 litri con tanto di innesco pronto alla fine di via Maratea e la seconda da 10 litri in via Fiorenzuola di Focara, proprio davanti all’ingresso del Parco Avventura.
Poi c’è l’incendio alla macchia mediterranea sul lungomare del centro balneare scoppiato la mattina preso del 9 agosto, per tre giorni le fiamme sono ripartite da diversi punti a distanza di centinaia di metri uno dall’altro, impossibile che sia stato solo il vento a farle ripartire specie di notte. Distrutti ettari di vegetazione, con tanti meravigliosi pini marittimi e ginepri secolari. Anche qui lo zampino dei piromani appare certo e le fiamme sono state spente solo dagli elicotteri della Protezione civile che hanno gettato migliaia di litri di acqua prelevata dal mare.
E visto che non c’è due senza tre, ora si teme anche per la Pineta secolare. “A settembre avremo il bando per partire con la riqualificazione del Parco Federico Fellini – dichiara l’assessore comunale all’Ambiente Roberto Cini – la pineta di Fregene con i suoi 20 ettari al centro del paese è un monumento naturale da 360 anni. Queste persone con i loro deliranti messaggi fanno veramente paura. Non ci sono giustificazioni per comportamenti del genere, confidiamo nelle Forze dell’ordine”.