L’amianto è ancora oggi un materiale presente in tante, troppe abitazioni e questo lo rende pericoloso per chiunque vi viva a stretto contatto. Sono tanti i siti in cui ci sono chili e chili di amianto che è abbandonato a sé stesso. Senza contare che tante coperture dei tetti sono costituiti da questo materiale.

Il fibrocemento o amianto, come viene definito, è stato largamente usato nell’edilizia, negli anni passati. Complessi residenziali e capannoni, box e altre strutture, sono state costruite usando questo materiale, economico e di facile impiego.

Però oggi si conosce tutta la sua pericolosità e unitamente troviamo la legge che richiede che esso sia smaltito e recuperato in modo sano, per evitare inquinamenti ambientali e danni alla salute umana.

Cosa deve fare un utente che ha in casa l’amianto? Il cittadino come deve comportarsi? La legge interviene solo quando l’amianto è in grande quantità, intorno ai 900 chili. In questo caso è necessario che si denunci la situazione alle autorità. Solo che il più delle volte si viene rimandati a contattare dei professionisti, cioè delle ditte che sono appunto specializzate e autorizzate nella gestione di questo materiale.

Tali professionisti sono gli unici in grado di: capire la pericolosità e l’usura dell’amianto, quali sono gli interventi da fare, se è possibile estrarlo senza danni oppure eseguire dei confinamenti. In caso l’amianto è estremamente pericoloso, friabile, sarà necessario trasportarlo in stabilimenti che sono adibiti al suo incenerimento.

PREVENIRE LA PERICOLOSITA’ AMIANTO

Cosa sai dell’amianto? Esso non è sempre pericoloso! Anzi in tanti si sono ritrovati a dover eseguire dei lavori di prevenzione per ridurre la sua usura. Infatti si deve capire quale sia il suo grado di usura.

Questo materiale diventa pericoloso solo quando è friabile, quando si danneggia con un semplice urto, sfaldandosi, rilasciando micropolveri oppure elementi che sembrano carta. La colorazione può essere un indicatore della sua reale condizione. Infatti esso diventa pericoloso direttamente quando inizia a “polverizzarsi”. Le polveri sono sottili e facili da respirare. Esse tendono poi a vetrificarsi e a solidificarsi all’interno dei tessuti viventi provocando poi i problemi di salute di cui si è a conoscenza.

Quando la sua compattezza e colorazione è naturale, esso si presenta robusto, ecco che non diventa pericoloso. Tuttavia è il caso di confinarlo, isolarlo o chiuderlo in pannelli isolanti in modo da prevenire il suo invecchiamento.

Per fare questo intervento, le ditte specializzate, utilizzano dei metodi di: confinamento, isolamento oppure di cementificazione.

Rimuovere amianto: non sempre si fa

La Prevenzione e rimozione amianto permettono di non avere un materiale pericoloso con cui si è a stretto contatto.

Come accennato la prevenzione per l’usura consente di non dover fare poi degli interventi di estrazione che compromettono la reale condizione della struttura immobiliare. Tant’’è che infatti la rimozione è consentita solo in determinate quantità.

Eliminare tutto il tetto, che è costituito da amianto, potrebbe essere dispendioso e inutile, compromettendo la reale condizione strutturale dell’immobile. Asportare dei pilastri principali in una palazzina, che sono costituiti da amianto, rischia di far crollare l’intero stabile. Un intervento non sicuro e costoso. A questo punto non si rimuove, ma più semplicemente si effettua un incapsulamento con cemento. Si irrobustisce la zona in cui c’è l’amianto ed esso viene intrappolato all’interno usando anche dei pannelli che sono isolanti. Un lavoro che è economico e che elimina definitivamente il problema.