“Su sollecitazione delle famiglie che abitano a ridosso del fiume Arrone abbiamo potuto constatare che il Consorzio di Bonifica, unitamente alla Regione Lazio e alla Riserva Statale del Litorale, dopo diversi anni hanno ritenuto di dover intervenire per la pulizia degli argini dalla vegetazione eccessiva che ricopriva persino il letto del fiume. Purtroppo abbiamo personalmente constatato (vedi video allegato) che l’intervento è stato eseguito a singhiozzo: 15 metri puliti e 15 lasciato alla vegetazione selvatica per un tratto complessivo di qualche chilometro.
La domanda sorge spontanea: vorremmo capire quale logica ha ispirato tale procedura, al netto della nidificazione di specie protette che dovrebbero poter essere tutelate su tutto l’argine e non a tratti oppure essere costrette ad allocarsi entro le zone stabilite. Vorremmo anche capire se tale procedura favorisce in pieno la prevenzione delle emergenze del territorio in caso di allagamento. In attesa che gli organi competenti diano una risposta esaustiva chiediamo al sindaco e all’assessore competente di interessarsi della questione per sostenere le famiglie che vivono nelle zone limitrofe al fiume.