Nel numero di Qui Fregene di luglio abbiamo presentato il “Primo stabilimento balneare di Fregene”, i resti della costruzione romana risalente al I secolo d.C. trovati nei pressi dell’attuale circolo La Ginestra. Una scoperta avvenuta casualmente nel 1927, durante gli scavi per costruire il “Campo delle corse”, un’area adibita appunto alle corse dei cavalli.
Fu Michele Cerato, fondatore della società “Marina e Pineta di Fregene”, a volerlo. Nella sua visione per la località aveva progetti grandiosi e uno di questi era quello del Galoppatoio, poi effettivamente realizzato, che sorgeva davanti alla Pineta, l’attuale “campo agricolo” tra via Agropoli e e viale della Pineta. La tribuna era sotto l’ombra dei pini secolari, proprio davanti al traguardo delle corse. Vi si accedeva dal viale della Pineta, entrando a Fregene sulla sinistra, davanti al Nucleo di Cure Primarie, guardando bene si possono ancora vedere tracce delle scale che portavano verso quegli spalti. Sul viale la domenica personale in livrea e stendardi annunciavano le “Corse al galoppo di Fregene”. Ma si trattava di una vera e propria area spettacoli, capace di ospitare ogni tipo di manifestazione, compresi i “Raduni d’ali” del Circuito Aereo del Lazio. Allora la pista si trasformava e al posto dei purosangue arrivano piccoli aerei da turismo per manifestazioni capaci di richiamare migliaia di spettatori.
Se la partenza era fissata a Fregene, magari gli atterraggi poi erano a Tarquinia, Frosinone, Terracina o Nettuno, con tanto di “lancio di messaggi” nelle tappe intermedie. Insomma, a quei tempi si volava su piccoli bimotori raggiungendo le varie località del Lazio come oggi si fa con le auto d’epoca.
Oggi riproponiamo queste storiche immagini del “Campo delle corse” e delle sue tribune. Sempre nella speranza, come ha dimostrato due anni fa il Fregene Summer Festival, che quell’area tanto spettacolare possa un giorno ritornare a ospitare grandi eventi.
© Foto Archivio Luce