Crea non pochi problemi alla sicurezza oltre a occupare un spazio per navette e autobus del trasporto pubblico
Siamo un gruppo di studenti dell’IIS Leonardo Da Vinci di Maccarese. Abbiamo deciso di scrivere questa lettera perché a scuola e a casa ci viene insegnato il rispetto delle regole e il rispetto per gli altri. Per questo ci domandiamo come sia possibile che le istituzioni permettano a un venditore di sostare e svolgere le sue attività in prossimità della scuola all’interno della fermata dell’autobus utilizzata dagli studenti. Proprio a fine marzo, all’uscita dai corsi pomeridiani, con alcune compagne ci siamo recati alla fermata, ma non riuscendo a vedere l’arrivo del Cotral a causa del furgone del venditore ci siamo dovute sporgere rischiando ogni volta di essere investite dalle auto.
Non solo, siccome il furgone occupa gran parte dello spazio, le navette del Tpl spesso non riescono a fermarsi e ci fanno scendere in mezzo alla strada. Perché dobbiamo essere noi a stare attenti a non farci investire? Gli adulti sono sempre pronti a puntare il dito se facciamo un minimo errore, ma per questa situazione a chi dobbiamo rivolgerci? Tutti hanno il diritto di lavorare ma non a mettere a rischio la sicurezza degli altri.
Gruppo Studenti Leonardo Da Vinci