“Caro direttore, anche quest’anno come negli anni passati il Consorzio Tevere Agro Romano è passato con il trattore a braccio decespugliatore sui canali distruggendo così le fioriture di ravizzone, malva, crescione, trifoglio, cardo, borragine etc. che crescono lungo i bordi dei canali di scolo e che sono molto apprezzate dalle api. Inoltre così vengono distrutti anche i nidi con le uova dei fagiani, folaghe, anitre, etc. etc.. Allora mi chiedo: perché pulire i canali di scolo in questo periodo quando questi servono per scolare le acque piovane che in genere avvengono nei mesi autunnali? Poi mi chiedo essendo in territorio di Riserva Naturale Statale del litorale romano non si dovrebbero evitare questi scempi? E visto che questo lavoro in questo momento non serve a scolare le acque piovane, sicuramente la bolletta del Consorzio sarebbe meno cara ai contribuenti”.
Ettore Bortolin