“Non finiscono i gravi problemi nel nostro territorio, e proprio ieri sono personalmente intervenuto nelle vicinanze dello stabilimento “La Perla” di Fregene, interdetto dal Comune di Fiumicino con ordinanza sindacale del 15 gennaio 2020, a causa del suo stato strutturale e anche per terminare l’iter di acquisizione dello stabilimento verso un contenzioso con il proprietario.
Senza andare ad approfondire la questione burocratica comunale, nessuno si accorto che in quell’area si sta perpetrando un disastro ambientale che potrebbe mettere a terra l’economia dell’area in questione e il suo ecosistema.
Vengo a spiegare i fatti. Al proprietario è stato chiesto di togliere tutto quello che aveva di sua proprietà ed è stato fatto alla lettera. Infatti sono stati tolti tutti i blocchi di cemento armato a difesa della sua ex struttura e ora tutti i laterizi, ferri, e forse amianto stanno finendo in mare. Appena scoperto, ho effettuato subito un video in diretta nei social che ha fatto partire fortemente i tam tam sulla tragedia che si sta svolgendo proprio davanti ai nostri occhi senza colpo ferire da parte dell’amministrazione, la quale se solo avesse controllato cosa stava accadendo, avremmo evitato questo innegabile disastro nel nostro territorio.
Sono stato contattato da consiglieri comunali sensibili all’accaduto e contestualmente ho chiesto una ulteriore interrogazione in Regione Lazio presso il gruppo di FDI e precisamente al capogruppo in Regione Fabrizio GHERA e la consigliera Chiara Colosimo proprio per andare subito a fondo su responsabilità e porre fine a queste continue mancanze di controllo e programmazione, con la speranza che queste azioni casuali finiscano, poiché questa “occasionalità” sta facendo danni gravissimi”.
Massimiliano Graux – FDI