A mo’ di esempio, riportiamo l’articolo comparso sul Corriere della Sera del 15 dicembre, contenente molte cifre significative su quanto viene dato ormai quasi per scontato avverrà sul territorio di Maccarese. Dati impressionanti, che porteranno lo scalo di Fiumicino a competere con “hub internazionali come Parigi, Londra o Francoforte”, come viene riportato con enfasi.
Per chi vive la realtà locale quello che colpisce maggiormente, in questo come in altri articoli, è la totale assenza di qualsivoglia quesito sull’impatto che un progetto di tale rilevanza potrà avere sul territorio. Nessun accenno alla presenza dei vincoli della Riserva del Litorale Romano; non una parola sui problemi di inquinamento acustico e ambientale per gli abitati circostanti; nessun riferimento alla perdita di un’area agricola di 1300 ettari di grande pregio dove, accanto alla Maccarese Spa (un caso quanto meno “vischioso” di conflitto d’interessi per i Benetton, proprietari dell’azienda e azionisti di maggioranza in Adr) sono ancora presenti molte piccole aziende agricole pienamente attive; nulla sugli espropri che dovranno essere fatti di case e terreni, e così via. Un silenzio che, teniamo a precisare con la massima chiarezza, non deriva da connivenze od omertà – c’è ancora il tempo per approfondire tutti questi aspetti e vogliamo credere che prima o poi questo verrà fatto – ma che rappresenta l’ennesima conferma del clima di “generale soddisfazione” che si respira nei palazzi della politica come nel mondo imprenditoriale intorno a questo progetto. Se non ci fossero i contadini, i residenti (70 mila) del Comune, una economia locale che si basa sul turismo, sulla qualità ambientale del territorio. Tutto questo sembra un dettaglio da poco?
«Il premier ci tiene tantissimo a questo evento perché il rilancio degli aeroporti è una delle chiavi per rilanciare l’economia del Paese»: con queste parole è stato spiegata la decisione in extremis di annullare la presentazione della gara per la progettazione del nuovo scalo di Fiumicino, fissata per ieri mattina a Palazzo Chigi. Assente Silvio Berlusconi per le conseguenze dell’aggressione subita a Milano, la presentazione è stata rinviata a data da destinarsi. Ma i dettagli del bando internazionale di gara per l’elaborazione del Master Plan relativo allo sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino nell’area nord la cui conclusione è prevista per il 2044 sono stati comunque diffusi. Il bando dovrebbe essere lanciato oggi. E saranno invitati a partecipare i migliori raggruppamenti mondiali dì «engineering e infrastrutture aeroportuali». Il piano è ambizioso e prevede investimenti complessivi, fra diretti e indiretti, per oltre 4 miliardi di euro. L’aeroporto Leonardo da Vinci sarà di fatto quasi raddoppiato. Verso nord, cioè sulla direttrice di Maccarese (dove fra l’altro c’è la tenuta agricola che i Benetton, azionisti di Aeroporti di Roma, hanno acquistato negli anni corsi dall’Iri), è previsto lo sviluppo su ulteriori