In merito alla rapina in villa a Testa di Lepre avvenuta qualche notte fa, si aggiungono nuovi particolari riportati da un articolo di Ivo Albertucci (La Stampa), che pubblichiamo:
Un imprenditore legato, una famiglia sotto minaccia, un cane fedele che ha perso la vita per difendere la casa. La notte tra il 3 e il 4 aprile a Torrimpietra, alle porte di Roma, ha lasciato un segno indelebile nella memoria della famiglia di Alberto Di Pietro, imprenditore che nel 2022 si era aggiudicato il terzo posto ai campionati mondiali di pizza. Una rapina violenta, segnata da paura, impotenza e una perdita del piccolo Toby, l’anziano Chihuahua morto d’infarto dopo essere stato lanciato nel vuoto.
Una notte di terrore
Alle 3:30 del mattino del 4 aprile, la villa di Alberto Di Pietro, fondatore della catena di ristorazione “Alberto’s”, immersa nel verde di Torrimpietra, si è trasformata in un teatro di violenza. Tre uomini armati e col volto coperto hanno sfondato la porta d’ingresso. Dentro, l’imprenditore dormiva accanto alla moglie. Le due figlie, di 17 e 20 anni, erano nelle loro stanze.
A dare l’allarme, a modo suo, è stato Toby, un vecchio Chihuahua di famiglia. Ha abbaiato con forza, come sempre aveva fatto per difendere la sua famiglia. Ma questa volta non è bastato e ha pagato con la sua vita.
Un furto di poco valore, l’uccisione di Toby
Di Pietro si è svegliato con la canna di una pistola puntata al volto. I rapinatori non hanno lasciato tempo per capire, né per reagire. In pochi secondi tutta la famiglia è stata immobilizzata con delle fascette. I banditi cercavano una cassaforte, che non c’era. Hanno rovistato ovunque, alla fine si sono accontentati di mille euro e una borsa firmata.
Ma prima di andarsene, hanno fatto qualcosa che la famiglia Di Pietro non potrà dimenticare: per far tacere il cane Toby, un piccolo e anziano Chihuahua che ha avuto il coraggio di reagire, lo hanno afferrato e lanciato oltre la recinzione della villa. Il piccolo cane è morto pochi minuti dopo, probabilmente d’infarto.
Il silenzio dopo il caos
Quando Alberto è riuscito a liberarsi, i ladri erano già fuggiti nel buio. L’uomo è corso fuori, chiamando Toby, sperando fosse vivo. Ma ha trovato solo il suo corpo. Gli occhi chiusi, il muso ancora rivolto verso casa. Era troppo tardi, l’amato quattrozampe non ce l’ha fatta.
La famiglia si è stretta in un abbraccio, tremante. Nessuno ha riportato ferite fisiche, ma le cicatrici emotive resteranno. Sul posto sono arrivati i Carabinieri di Civitavecchia, che stanno analizzando le immagini delle videocamere di sorveglianza. L’ipotesi è che dietro il colpo ci sia una banda già attiva nella zona: a gennaio, anche la vicina tenuta di Maria Sole Agnelli era stata presa di mira con modalità simili.