“Le lotte condotte in questi ultimi anni per salvaguardare il territorio stanno dando dei risultati positivi; l’ultima in ordine di tempo è il parere negativo espresso dalla Commissione regionale VIA sul mega impianto fotovoltaico a Tragliata, localizzato in violazione di quanto previsto dal PTPR”. È quanto fa sapere con una nota il Comitato Rete Art. 136 Ambiente e Paesaggio.
“La Commissione – si legge nella nota di Rete Art. 136 Ambiente e Paesaggio – si è riunita nei primi giorni di agosto ed ha tenuto conto dei diversi pareri negativi espressi da vari enti tra cui il MIBACT e il Comune di Fiumicino, a cui si è aggiunta la Direzione regionale competente preannunciando il proprio parere negativo alla realizzazione del mega impianto fotovoltaico che sarebbe sorto presso il Castellaccio in località Tragliata. L’impianto che volevano realizzare era di una potenza di 8014.44 kWp ed avrebbe occupato circa 20 ettari di terreno agricolo gravato da vari vincoli.
La società realizzatrice Acea Solar Srl a fronte del parere negativo ha chiesto 180 giorni di sospensiva per individuare una nuova area per collocare dell’impianto.
In attesa che la Soprintendenza competente dia seguito alla dichiarazione di notevole interesse pubblico per le aree a nord del Comune, battaglia per la quale ci siamo costituiti nel 2019 come ‘Rete art. 136 Ambiente e territorio’ che riunisce decine e decine di associazioni locali, seguiamo con attenzione le questioni legate alla vertenza rifiuti visto che alcune aree tra Castel Campanile, Casale Sant’angelo ed Aranova sono comprese finora fra quelle idonee ad ospitare impianti di smaltimento e trattamento dei rifiuti, le questioni legate alla concessione per il Porto turistico dove il rischio di un colpo di mano di qualche grande speculatore è sempre presente visto che la concessione non è stata ritirata per tempo e che ad ogni asta deserta il valore si abbassa.
Esprimiamo la nostra solidarietà ai Cittadini di Albano e dei Castelli che da settimane sono in presidio permanente contro la riapertura della discarica di Roncigliano voluta dalla Raggi ed avvenuta nella grande confusione ed ambiguità che aleggia in Regione Lazio, una questione quella dei rifiuti nel Lazio aperta da un ventennio ed utilizzata, come anche in questa vicenda, spesso a scopi elettorali e guarda caso sempre con grande soddisfazione da parte del monopolista de facto.
Nel rallegrarci per questo primo importante stop all’impianto fotovoltaico, ribadiamo il nostro impegno civile primario contro la realizzazione di tutte quelle grandi infrastrutture (aeroporto, porti, impianti di smaltimento e trattamento dei rifiuti, impianti di autodemolizione) dannose e distruttrici del nostro patrimonio ambientale e dei beni storici ed archeologici di cui questo territorio è ricco”.