Quei rifiuti sono stati tolti uno per uno dai nostri “Svolontari” dal bosco che si trova tra il Branco e via Paraggi. In più riprese, la prima il 2 maggio e poi anche il 15 dello stesso mese. Fa sempre impressione vedere come la lecceta sia violata di continuo da tante persone che buttano tra le piante ogni tipo di rifiuto, è come prendere uno schiaffo in faccia.
Naturalmente su quei rifiuti accatastati e divisi per frazione, in attesa di un ritiro da parte dell’Ati che si occupa per il Comune del prelievo, sono stati abbandonati altri nuovi rifiuti da parte di individui ai quali non è parso vero di avere una piccola discarica tutta per loro, comoda da raggiungere, proprio al bordo della strada. Come un gesto di alto profilo, esempio civile, possa essere lordato da una deriva simile di indecenza è qualcosa che lascia senza parole.
Molti di questi signori e signore, anche loro cittadini, sono stati ripresi dalle telecamere, si vede bene con quanta noncuranza scarichino dalle auto i rifiuti ai margini del bosco, come si liberino con soddisfazione del fastidio, compiaciuti della evacuazione. Quindi da un lato i volontari che cercano di riparare violazioni gravi alla natura del luogo raccogliendo a viso aperto rifiuti dimenticati, dall’altro una moltitudine che esce di nascosto e scarica di tutto per la strada, utilizzando come discarica il risultato di quella raccolta. Un paradosso possibile solo in questo paese che mortifica il lavoro di questi giovani e il loro esempio.
Ora, aldilà del gesto, delle sanzioni, delle motivazioni, ci si domanda come sia possibile per una società civile accettare questi comportamenti quasi fossero ordinari, scontati, folcloristici. Senza una presa di coscienza della gravità della situazione, un’azione forte e organizzata da parte dell’Amministrazione pubblica, rischiamo di far vacillare anche la fiducia delle persone migliori, le più civili, quelle che osservano le regole del porta a porta, lo slancio dei nostri volontari ma anche la speranza di comportamenti migliori e di un possibile decoro generale. Che cosa si aspetta a intervenire con un piano di controllo vero, per individuare chi (sono migliaia) non risultano iscritti alla Tari, chi non fa la differenziata, chi non ha addirittura ancora ritirato i mastelli dal 2013, che la fiducia crolli oltre ogni limite? Ci siamo vicini.