Che forza e che energia dai “Rinominati” sul palco ieri sera del Parco Avventura di Fregene per l’ennesimo appuntamento di E . . .state al Wood! Davanti a un pubblico delle più svariate età, la tribute-band di Rino Gaetano, da molto sulla scena, si è prodigata generosamente nel riproporre la musica del cantautore calabrese prematuramente scomparso 40 anni fa.
Nel percorso musicale durato poco più di dieci anni, Gaetano aveva mostrato un avanguardismo musicale e un linguaggio autoriale davvero notevole. E preveggente, visto i temi trattati e quanto siano ancora attuali. Il Gruppo lo ha omaggiato facendo ascoltare un po’ tutti i suoi successi, alcuni dei quali forse poco conosciuti ma ugualmente importanti.
Inutile cercare di raccontare pezzi che si commentano da soli e che hanno rappresentato quanto di meglio e di nuovo la musica dell’epoca può vantare. Un’epoca, quella degli anni ’70, che arrivava dopo il miracolo del boom economico e dell’Oscar assegnato alla lira italiana e che avrebbe riservato un periodo di gravi episodi terroristici e eversivi che condizionano per sempre la vita del paese.
In questo contesto Rino Gaetano rappresentò una sorta di ‘alieno’ che si fece beffa dei potenti di turno usando l’ironia più raffinata e le metafore più apparentemente scanzonate. Riascoltarle è stato davvero emozionante. Cosi come vedere tanti giovanissimi mandarle a memoria mettendo quasi in difficoltà il frontman e la band con richieste più disparate di pezzi meno noti.
Mentre, per chi aveva 20 anni allora, è stato come tornare indietro con il tempo. A quel periodo fatto di prime zingarate in giro con l’amico gigante dal cuore d’oro, il nostro mai dimenticato Daniele Bazzolo, che quando si liberava dai suoi impegni dal forno di famiglia, organizzava brevi gite… fuori porta a bordo della sua Llanciabeta 2000 dove il mangianastri con cassette ci sparava in viso la musica, e le parole delle eterne canzoni di Rino Gaetano.
Lorenzo D’Angelantonio