Gli elettrodomestici di grandi dimensioni che sono installati in casa, come i condizionatori, rischiano di creare molti problemi quando poi si guastano o notiamo dei malfunzionamenti. Il loro utilizzo, grazie alla presenza delle pompe di calore, permette di avere un valido impianto di riscaldamento. In estate sono una vera “benedizione” specialmente di notte, quando si vuole dormire, ma il calore è eccessivo. Ideali negli ambienti di lavoro o in quelli di accoglienza al pubblico.

La manutenzione è necessaria per garantire una buona pulizia dell’aria che respiriamo. Si eliminano molte polveri che vengono poi bloccati dal filtro. Quest’ultimo deve essere pulito con una certa periodicità. Perfino fare delle sanificazioni interne permette sia di eliminare cattivi odori, avere molto ossigeno e mantenere puliti i componenti interni.

Per quanto possiamo essere attenti alle manutenzioni è possibile che il condizionatore si guasti. Nel momento in cui non andiamo a fare mai delle manutenzioni e controlli vari o pulizie, non possiamo aspettarci che il condizionatore rimanga ottimamente funzionante. Ci saranno dei consumi maggiori oppure malfunzionamenti. Spesso si ha un’aria che puzza di polvere oppure di umidità.

Inoltre è certificato che i condizionatori che non ricevono mai delle manutenzioni, si guastano più velocemente o in modo deciso.

COME CAPIRE SE IL CONDIZIONATORE È GUASTO?

Provando ad accendere il condizionatore, premendo il pulsante del telecomando, esso non funziona. I programmi non partono e l’aria non viene rigettata all’esterno. In queste situazioni è palese che il dispositivo è guasto. Però ci sono altri problemi che si sviluppano al suo interno.

Essendoci due componenti, cioè una unità interna ed una esterna, oltre ad avere diversi meccanismi e programmi, i guasti sono diversi. Per esempio la temperatura rimane ambiente, essa non si riscalda e tantomeno si raffredda. Il getto dell’aria è estremamente basso oppure non esce nemmeno un alito di aria. Il rumore dell’unità esterna, quindi del motore, è eccessivamente alto.

Concludendo non è detto che il condizionatore sia guasto solo quando non si accende, anzi tutto il contrario. Possono esserci realmente tantissimi malfunzionamenti che conducono ad un danno permanente all’interno.

Per capire se occorre una Riparazione condizionatore meglio esserne sicuri. Oltre a fare delle prove da soli, dobbiamo ricordarci: quando è stata fatta l’ultima pulizia. Periodo delle manutenzioni e quando sono state fatte. Eventuali rumori anomali. Da quando non si accende il condizionatore. Pulizia filtri: quando è stata fatta e da chi.

Fai dei controlli prima di chiamare il tecnico

Chiamare il tecnico è una scelta difficile, nel senso che si teme di spendere molto denaro. Però è vero che ci sono utenti che lo hanno contattato per poi scoprire che il condizionatore non era guasto, ma aveva la presa staccata, impostazioni sbagliate o le batterie del telecomando erano scariche. Il tecnico deve essere comunque pagato, anche se ci sono solo questi problemi.

Prima di chiamarlo e bene fare dei controlli. Cambiare le batterie del telecomando e provare l’accensione. Meglio vedere se c’è energia elettrica provando a muovere o a premere la presa elettrica. Se il telecomando si accende si debbono provare gli altri programmi. Dopo di questo, se non funziona o continuiamo a notare malfunzionamenti, arriva il momento di contattare un professionista.