I disagi per chi utilizza i mezzi pubblici non si fermano. Dopo lo sciopero dei treni del 19 marzo, domani, venerdì 21 marzo, saranno bus, metro e tram a subire un nuovo stop. Lo sciopero nazionale di 24 ore, indetto dai sindacati AI Cobas, Cobas Lavoro Privato, Adl Cobas, Sgb e Cub Trasporti, si preannuncia come un’altra giornata complicata per pendolari e cittadini.
Dietro la protesta c’è una richiesta chiara: migliorare le condizioni di lavoro e garantire un servizio più sicuro ed efficiente. I sindacati chiedono:
- Un aumento salariale di 300 euro, adeguando gli stipendi al costo della vita;
- La riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali, senza tagli allo stipendio;
- Minori ore alla guida per gli autisti, per ridurre il rischio di incidenti dovuti alla stanchezza;
- Maggiori tutele per la sicurezza e la salute di lavoratori e passeggeri;
- Lo stop alle privatizzazioni e alle gare d’appalto nel settore del trasporto pubblico locale, per evitare il peggioramento del servizio.
Il Comune di Fiumicino ha avvisato gli utenti che potrebbero verificarsi forti disservizi durante due fasce orarie critiche: dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 fino a fine servizio.
A Roma, lo sciopero coinvolgerà l’intera rete Atac, oltre ai bus periferici gestiti da operatori privati. Tuttavia, saranno garantite due fasce di servizio essenziali:
- Dall’inizio del servizio fino alle 8.30;
- Dalle 17 alle 20, per garantire gli spostamenti di chi lavora.
Allo sciopero aderisce anche Cotral.