I denti hanno bisogno di una certa attenzione e cura. Non vi è mai capitato di mangiare un cibo caldo, non eccessivamente, ma che in bocca vi ha provocato un dolore ai denti mostruoso? Oppure mangiando un gelato avete avvertito una fitta ai denti che vi ha fatto scoppiare un forte mal di testa.
La sensibilità dei denti è un indicatore importante della salute dentale. Spesso però tendiamo a pensare ad altro, magari a non dargli peso. Il pensiero comune è: va bè, nulla di grave, passerà. Di certo non è un dolore fisso, ma lo può diventare facilmente. Torniamo a sottolineare che questa sensibilità non è normale e indica un qualche problema.
Magari non è nulla, mangiando una crosta di pane avete spostato il colletto gengivale del dente. Questa è una ferita che nel giro di 3 giorni si risolve. Solo che se il dolore diventa continuo, ogni volta che mangiate cibo caldo o freddo, allora dovete fare un controllo medico.
CAUSE DELLA SENSIBILITA’ DENTINALE
Le cause della Sensibilità Dentale sono determinate da: parodontite, carenza di pulizia dei denti, recessione gengivale e colletti scoperti, usura dello smalto e in ultimo uno smalto eccessivamente delicato. Il fumo è una delle cause che sviluppano, in più occasioni, problemi di ipersensibilità perché le gengive iniziano a ritirarsi a causa di macchie determinate dal fumo oppure da microinfezioni.
La gengiva è un tessuto muscolare vivo che si muove e che potrebbe spostare i denti. Vero è che essa è la parete che li mantiene e protegge le radici in cui i denti sono fissati e che li nutrono. Proprio le radici debbono essere protette.
Nel momento in cui si inizia ad avere un colletto scoperto oppure la gengiva inizia a ritirarsi, si ha a che fare con un dente che si “sveste” nella sua parte a basamento. Questa è la parte collegata più vicina alle radici e quindi soffre molto delle temperature dei cibi. Un dente “scoperto” è un dente che rischia di sviluppare infezioni oppure carie e addirittura chiusura delle radici in cui si ha un dente che viene poi perso definitivamente.
Conseguenze della sensibilità dentinale
Facciamo una piccola precisazione. La sensibilità dentinale può avvenire perfino quando si ha una carie nascosta. Il dente diventa sensibile, malato, questo perché la carie lo sta erodendo e danneggiando dall’interno. Rivolgetevi al vostro medico per riuscire a salvarlo e quindi a eliminare del tutto la carie.
Però dopo i sintomi di eccessiva sensibilità, che diventa appunto cronica o continuativa, con più episodi durante la settimana, è necessario l’intervento dentistico. Questo professionista può identificare la causa principale e quindi trovare la soluzione.
Il ritiro gengivale o il colletto scoperto si può eliminare con una terapia specifica. Unitamente la pulizia dentale oppure un intervento contro la parodontite consente di “spegnere” le infezioni sul nascere. In poco tempo avrete dei denti che non sono più sensibili e che siano nuovamente al sicuro. L’evoluzione delle infezioni gengivali oppure della parodontite conduce alla perdita dei denti in modo definitivo con la chiusura poi delle radici e con problemi gravi nella dentatura originale.