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Fin troppo spesso le vittime diventano "colpevoli" (agli occhi di chi guarda con compiacenza i veri colpevoli). Ha resistito. Già, secondo lo zelante magistrato doveva forse "gradire" la violenza, e dimostrare tutta la sua "felicità" ?
Forse così si sarebbe salvata, forse, ma per certi comportamenti così furbi bisogna esserci "tagliati", ed è assurdo che si paghi, anche da morte, per aver tenuto un comportamento assolutamente umano e prevedibile. Ora, a parte l’obbrobrio giuridico, che andrebbe comunque combattuto nelle sedi preposte, essendo il marito, l’Ammiraglio Gumiero, membro della nostra comunità mi chiedo se non sia il caso che noi tutti, compreso il primo cittadino di questo comune e tutto il consiglio comunale, ci mobilitiamo per combattere questa sentenza vergognosa per dare un po’ di dignità al dolore della famiglia. Con questo non propongo vendetta, perchè per me l’entità della pena non è importante, ma vorrei giustizia, ma di quella giusta, che dia un senso agli ultimi istanti di vita di una donna vittima di un episodio mostruoso". Daniele. (danieleb54@hotmail.com).
2008-12-29