Un viaggio della speranza sul tetto di un camion o uno sbarco in Italia con uno scopo nascosto? C’è un colpo di scena sul ritrovamento, venerdì scorso alle 16.30, di un immigrato riverso a terra sulla A-12 tra Maccarese e Ponte Galería, all’altezza del chilometro 4. Secondo alcune testimonianze degli automobilisti di passaggio, raccolte dalla polizia stradale di Cerveteri-Ladispoli, l’uomo si sarebbe lanciato da un autoarticolato con targa bulgara che trasportava indumenti e pacchi. Quindi col passare delle ore è passata in secondo piano l’ipotesi dell’incidente relativo ad un senza fissa dimora travolto mentre stava attraversando a piedi l’autostrada.
Una scena ancora impressa agli occhi dei pendolari di rientro dalla Capitale, in viaggio verso Civitavecchia, che avrebbero visto lo straniero, secondo una prima e sommaria ricostruzione originario dell’Iraq, gettarsi dalla motrice del rimorchio, ruzzolare poi per decine di metri e sbattere la testa violentemente sull’asfalto sulla corsia di sorpasso. Le sue condizioni sono gravissime. L’asiatico, dall’apparente età di 40 anni, è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico e si trova ricoverato al Policlinico Gemelli in prognosi riservata. È davvero un mistero quello sul quale ora stanno lavorando gli uomini della polstrada, la scientifica di Roma e Civitavecchia (già andati in ospedale per rilevare le impronte e il dna del ferito) e gli agenti della polizia di frontiera di Civitavecchia. Sì perché il mezzo pesante, dopo il lancio nel vuoto dell’immigrato avvenuto almeno alla velocità di 60 o 70 chilometri orari, ha proseguito il cammino in direzione di Civitavecchia ed era già in fila pronto per imbarcarsi verso la Spagna. Invece sono scattati subito gli accertamenti degli investigatori. Intanto l’autista di origini bulgare, che viaggiava con un collega, è stato denunciato per omissione di soccorso anche se avrebbe dichiarato alle forze dell’ordine di non essersi accorto di quanto avvenuto nei pressi di Fiumicino, e neanche dell’intrusione di un “ospite”.
In sostanza il camion sarebbe partito dall’Afghanistan per approdare in Puglia prima di una tappa in Greda. Il clandestino – sempre secondo quanto riferito dai camionisti – si sarebbe introdotto abusivamente all’interno dell’autotreno durante il tragitto verso Roma, probabilmente in Campania. Dichiarazioni comunque ancora al vaglio della polstrada e della Polmare di Civitavecchia. A quanto si è appreso durante il blitz – eseguito anche con i vigili del fuoco sul posto con un’autoscala – il tir presentava uno squarcio del telo nella parte del tetto. È probabile che l’immigrato si sia calato dall’alto e sia anche rimasto aggrappato nella parte posteriore del mezzo in viaggio verso Barcellona.
Emanuele Rossi – Il Messaggero