Amianto! Minerale tra i più pericolosi al mondo che nasce spontaneo anche a livello naturale. La sua composizione è stata scoperto intorno al 1900 e la produzione di manufatti edilizi è iniziata, in grande quantità, dopo la seconda guerra mondiale. Un composto che era facile da creare, a basso costo, durevole, ma di cui non si conoscevano le conseguenze.

Oggi sappiamo che l’amianto (o Eternit, altro nome identificativo dell’amianto) è pericoloso, anzi tossico! Considerato al pari delle scorie radioattive. La sua esposizione o inalazione delle polveri è la prima causa di tumori maligni che interessano i tratti respiratori.

Vengono trovati continuamente nuovi siti di amianto che si debbono bonificare ed eliminare. Durante le ristrutturazioni è continua la denuncia da parte di consumatori privati che scoprono grandi quantità di amianto nelle pareti o in altri parti strutturali.

Per riuscire a garantire un valido sostituto, meno pericoloso, che non dia problemi a livello di manufatto edilizio, è stato creato l’amianto ecologico. Tuttavia rimane un prodotto che si deve classificare come: rifiuto pericoloso quando lo dobbiamo smaltire.

DIFFERENZE AMIANTO ECOLOGICO

Qual è la differenza tra amianto e amianto ecologico? L’amianto ha componenti minerali di grave pericolosità che innescano reazioni chimiche che provocano delle polveri altamente inquinanti e tossiche. Spesso esso veniva mischiato al cemento per dargli una maggiore forza e compattezza. Ciò riduce tanto la sua pericolosità. Solo che in questo secondo caso non si ha interamente amianto, ma del fibrocemento. Attenzione che comunque rientra nella categoria tossica e si deve smaltire in modo adeguato.

Il fibrocemento ecologico è invece una miscela di: cemento (malta cementizi), acqua, cellulosa e fibre tessili. C’è grande differenza perché, all’atto pratico, non possiede minerali di amianto, ma viene comunque classificato come “fibrocemento”. Quest’ultimo termine è stato spesso associato all’amianto, ma analizzando il significato si tratta di un cemento che al suo interno contiene delle “fibre”. Nell’amianto ha appunto fibre di amianto mentre in quello ecologico ha delle fibre tessili. Questa è la giusta classificazione. Rimane comune

un materiale da dover smaltire come un rifiuto pericoloso poiché le fibre tessili non sono degradabili in breve tempo e sono altamente inquinanti.

Discariche adibite, 2A

Per fare lo Smaltimento amianto ecologico è necessario classificarlo. Nel senso che si deve prima capire quale sia il suo utilizzo e da questo le usure che ne sono derivate per portarlo in discariche adeguate.

Per esempio se si ha del fibrocemento ecosostenibile nuovo, mai usato, accantonato in qualche deposito, potete affidarlo a delle ditte edilizie. Mentre se esso è stato recuperato da una qualche demolizione, utilizzato quindi per la costruzione edilizia, viene trattato come qualsiasi altra materia.

Si deve quindi trasportare in discariche adibite al loro stoccaggio. Le discariche in questione sono classificate 2°. Per non avere dubbi potete chiamare direttamente la discarica più vicina oppure contattare un’isola ecologica che ha uno spazio adibito allo stoccaggio. In Italia ci sono Comuni che si adeguano a delle necessità di recupero dell’amianto e del fibrocemento, anche ecologico, quindi potreste avere uno stabilimento di recupero vicino a voi. Vi verranno poi indicati i metodi di trasporto o le aziende che eseguono tale lavoro di recupero.