Se consideriamo che il sistema più efficace inventato dalla natura per combattere il freddo è quello di nutrirsi, alimentando quel riscaldamento interno che è il metabolismo corporeo, ci sarà facile comprendere che un modo semplice per aiutare i nostri amici alati sarà quello di somministrare loro il cibo attraverso delle semplici mangiatoie. È importante somministrare questo cibo con continuità nella stagione fredda, poiché per alcune specie potrà arrivare a costituire l’unica fonte di sostentamento. In inverno molte specie ampliano la loro dieta fino a diventare, per necessità, principalmente onnivore. Chiaramente è utile diversificare il tipo di cibo per attirare ed aiutare più specie. Frutta fresca, croste di formaggio, semi di girasole, grasso, semi di mais, canapa e mais tritato, noccioline, pezzetti di panettone e di biscotti, lombrichi e tarme della farina sono tra gli alimenti più adatti ad attirare un numero incredibile di specie di uccelli. I merli sceglieranno briciole e vermi, le cince semi, biscotti e noccioline, il pettirosso il grasso e le larve, mentre uccelli granivori come fringuelli e verdoni si nutriranno di semi e mais. Naturalmente all’inizio dovremo avere un po’ di pazienza e lasciare che gli uccelli si abituino a questa nuova “tavola imbandita”.
È preferibile collocare il cibo in apposite mangiatoie, da posizionare in un angolo del terrazzo o del giardino riparato dal vento e dalla pioggia ed in modo tale da non essere raggiungibili dai gatti o da altri predatori. È inoltre importante che sia uno spazio tranquillo e poco frequentato dagli esseri umani, in modo da consentire ai nostri amici alati di potersi avvicinare a questa fonte di cibo senza essere disturbati. Una volta iniziato a somministrare il cibo agli uccelli è fondamentale ricordarsi di rifornire la mangiatoia di cibo sino all’arrivo della bella stagione. Molti uccelli faranno infatti affidamento sul nostro aiuto e, qualora non dovessero più trovare il cibo nella mangiatoia, potrebbero non sopravvivere. Per quanto riguarda i nidi artificiali, anche se gli uccelli iniziano a nidificare solitamente a partire dalla primavera, è utile collocare le cassette già dall’inverno, dando la possibilità agli uccelli di prendere confidenza con questa nuova “abitazione”, ispezionandola, in vista di una successiva nidificazione a partire dal mese di marzo. Esistono diversi tipi di nidi artificiali, diversificati a seconda della specie che si vuole attirare.
Il nido più classico è quello per cince, con un foro piuttosto piccolo, e che deve essere collocato su alberi inclinati verso il basso, in modo da essere ben riparato da pioggia e sole. L’altezza consigliata è di circa 3 metri, ma anche 2 metri possono andare bene in zone non disturbate e terreni recintati.
A tal proposito ha dichiarato Alessandro Polinori – Co-responsabile del Centro Habitat Mediterraneo LIPU di Ostia: “Consigliamo a tutti i cittadini di mettere cibo a disposizione degli uccelli selvatici sui propri balconi o giardini. Con il gelo improvviso di questi giorni sarà possibile contribuire alla sopravvivenza di molti uccelli ed al tempo stesso effettuare osservazioni estremamente interessanti. Di fronte al nostro Centro visite Mario Pastore del Centro Habitat Mediterraneo LIPU di Ostia, ad esempio, è un susseguirsi di merli, ballerine bianche e gialle, verdoni, passeri, codirossi spazzacamino, ma anche pendolini, fagiani, gallinelle d’acqua e passere scopaiole, attirate dal cibo della nostra mangiatoia. Una volta iniziato, è fondamentale non sospendere il rifornimento di cibo per tutto il periodo invernale, dal momento che molti uccelli faranno affidamento sul nostro aiuto per sopravvivere. Per qualsiasi ulteriore informazione non esitate a contattarci!” (LIPU OSTIA, Centro Habitat Mediterraneo, e.mail: chm.ostia@lipu.it – www.lipuostia.it).
2010-12-16