Cinque quintali di rifiuti sono stati raccolti sulle spiagge di Fiumicino, Palidoro, Focene, Capocotta (Ostia), sui fondali di Sperlonga e lungo le sponde del Tevere nel Parco Capoprati a Roma. “Le enormi quantità di rifiuti raccolti dai nostri volontari testimoniano il bisogno di maggior cura delle spiagge e l’urgenza di dare il via al Parco Regionale del Tevere, programmando per il fiume di Roma le opere di risanamento necessarie, attraverso l’utilizzo dei prossimi fondi strutturali europei, per abbattere la quantità di rifiuti provenienti al mare anche dai corsi interni – dice Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio – Abbiamo inoltre indagato sulla tipologia di rifiuti presenti nelle spiagge laziali con l’indagine “Beach litter” e sono enormi le quantità di materie plastiche ritrovate nei campionamenti svolti su 4.200 mq tra i comuni di Fiumicino e Anzio dove abbiamo individuato anche divani, mobili e valigie”. A Fiumicino nella spiaggia “Coccia di Morto”, in un’area di 1.200 mq gli oggetti rinvenuti sono stati 1077 oggetti (53% plastica, 39% rifiuti sanitari, vetro 2%, metalli 2%, altro 4% con l’81% di oggetti inferiori ai 25 cm). Quest’ultima spiaggia è risultata essere anche la quinta in assoluto peggiore tra quelle analizzate da Legambiente in Italia, e quella con il numero in assoluto più alto di oggetti insoliti come divani e valige. In questo caso l’azione del circolo ha prodotto l’immediato interesse del comune di Fiumicino e grazie ai volontari di Legambiente si stanno progettando le prossime azioni di ripulitura dell’importante tratto di mare all’interno della “Riserva del Litorale Romano”.
2014-05-26