Dopo il corso che ha permesso a dicembre a quattro ragazze speciali di provare a realizzare il loro sogno di diventare acconciatrici, grazie alla collaborazione con il salone di Fiumicino “Ricci e Capricci”, l’anno nuovo è iniziato con un nuovo grande progetto realizzato dall’Anffas Onlus: un bar interamente gestito da ragazzi con disabilità. Che è stato inaugurato alla presenza di autorità regionali e comunali, all’interno del polo sociosanitario sul litorale di Roma, gestito da Anffas Ostia, l’associazione nazionale famiglie e persone con disabilità intellettiva e/o relazionale. Un evento che ha fatto da cornice al dibattito sulle potenzialità della nuova Legge sul ‘Dopo di Noi’ e alla presentazione del premio ricevuto da Anffas Ostia, quale miglior ente italiano di assistenza domiciliare.
“Il bar – spiega il direttore generale di Anffas Ostia, Stefano Galloni – sarà aperto ai ragazzi, alle famiglie, associati e lavoratori. Valorizzerà i tirocini promossi dalla nostra Agenzia Lavoro specializzata e offrirà nuove opportunità lavorative a ragazzi con disabilità, andando a completare gli importanti risultati ottenuti negli ultimi 5 anni in materia di politiche attive di inserimento lavorativo e opportunità reali per le persone con disabilità. Cosa significa questa apertura? Oggi forse ai nostri occhi può apparire qualcosa di naturale nel percorso di reale autonomia delle persone che abbiamo in cura e carico, ma forse ancora una volta le famiglie Anffas, i genitori, hanno dato un bel segno di civiltà e di innovazione a tutto il contesto sociale. Con questo esempio rinnoviamo la nostra piena disponibilità a dare supporto a tutte le imprese, comprese quelle che oggi agiscono in spregio della legge”. L’inaugurazione ha aperto un convegno sul ‘Dopo di Noi’ e sull’assistenza domiciliare.
LA REGIONE LAZIO Hanno partecipato l’assessore regionale alle politiche sociali Alessandra Troncarelli, che ha ricordato come “per l’assistenza domiciliare, lo spirito che guida la Regione Lazio nell’elaborazione delle strategie è consentire a chiunque di conservare l’autonomia di vita nella propria abitazione e nel proprio ambiente familiare e sociale, elevando la qualità di vita ed evitando al contempo fenomeni di isolamento nonché di emarginazione sociale”. L’assessore ha poi elencato le cifre stanziate dalla Regione Lazio nel 2018: 11.3 milioni per le prestazioni di cura domiciliare e 22.5 destinati agli utenti in condizione di disabilità gravissima.
Il consigliere regionale Michela Califano, ha spiegato invece come “sul Dopo di Noi, il nostro impegno è eliminare ogni incertezza per dare il massimo supporto possibile alle famiglie” e come “la Regione Lazio sta mettendo in campo tutte le misure di assistenza e cura necessarie perché le persone diversamente abili possano intraprendere percorsi di autonomia e vedersi garantita una vita serena, anche quando i propri genitori o i familiari che se ne prendono cura non potranno più farlo”.
IL X MUNICIPIO Il presidente del X Municipio di Roma Giuliana Di Pillo e l’assessore alle politiche sociali Germana Paoletti hanno invece fatto i complimenti ad Anffas Ostia per il suo grande lavoro. “Premi del genere – hanno affermato – dimostrano come nel nostro Municipio operino delle eccellenze. C’è sempre la volontà di collaborare con tutte le realtà che operano nel territorio e che mettono in atto quelle buone prassi che vanno comunicate e diffuse”. In materia di assistenza domiciliare, la Presidente e l’assessore hanno poi ricordato come il Municipio “sta lavorando affinché si garantisca, dove normativamente possibile, il diritto di scelta al cittadino dell’ente cui rivolgersi, come previsto dalla Convenzione Onu, in tutto il contesto dei servizi pubblici erogati a livello sociale dal Municipio e non”
Al convegno hanno partecipato anche l’assessore alle politiche sociali del Comune di Fiumicino, Anna Maria Anselmi che ha sottolineato l’impegno “e del sindaco Montino per garantire assistenza e Dopo di Noi” e il responsabile nazionale terzo settore Uil FPL Bartolomeo Perna che ha voluto ringraziare Anffas e associazioni come “questa che fanno miracoli per garantire dei servizi essenziali alla persona”.